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Programma di emergenza e riabilitazione a Bam   versione testuale
Relazione sullo stato di avanzamento dei lavori

Maggio 2005

Il fatto
Il terremoto che il 26 dicembre 2003 ha colpito con violenza la città di Bam e la zona rurale circostante è costato la vita a 26.271 persone, ha fatto circa 30.000 feriti ed ha totalmente distrutto la città, i villaggi circostanti e l'inestimabile patrimonio architettonico, storico e culturale, da sempre considerato a giusto titolo "patrimonio dell'umanità". L'immediata opera di soccorso alle popolazioni si è sviluppata con la partecipazione massiccia della struttura di soccorso iraniana e, per la prima volta nella storia della Repubblica Islamica d'Iran, con il contributo internazionale. Grazie al coinvolgimento di 18.660 volontari ed esperti iraniani in operazioni di soccorso e di 1.950 stranieri provenienti da tutto il mondo, si è potuto, in tempi relativamente brevi, organizzare ed attuare una massiccia operazione di soccorso e di assistenza in favore delle migliaia di persone colpite dalle conseguenze del disastro. Il network Caritas si è immediatamente attivato affiancando la Chiesa Cattolica dell’Iran nell’aiuto da fornire alle popolazioni terremotate.

Attività
Le attività del programma Caritas in Iran, ed a Bam in particolare, si possono suddividere nei seguenti due capitoli principali:

  1. Strutturazione di Caritas Iran e Capacity Building
  2. Operazioni a Bam (Emergenza e riabilitazione)

1.Strutturazione di Caritas Iran e Capacity Building
Questa attività ha avuto inizio contemporaneamente alle attività d’emergenza di Bam e si sta sviluppando parallelamente alle stesse, grazie al contributo e sostegno del network Caritas ed in modo particolare di Caritas Italiana. Su richiesta della Chiesa Cattolica d’Iran, Caritas Italiana ha provveduto a mettere a disposizione di Caritas Iran un esperto in Capacity Building e gestione di attività di cooperazione e sviluppo, il quale, fin dal gennaio 2004, sta operando all’interno di Caritas Iran con compiti formativi e di supporto gestionale. Attraverso questo lavoro sistematico, Caritas Iran sta operando con successo a Bam, provvedendo alla formazione dei suoi operatori e preparando la struttura per la progressiva assunzione di responsabilità operative, gestionali e rappresentative.

Operazioni a Bam (emergenza e riabilitazione)
Durante i giorni immediatamente successivi al terremoto, i primi operatori Caritas, provenienti da diverse Caritas nazionali europee sono arrivati in Iran per prendere contatto con la Chiesa Cattolica d’Iran e valutare congiuntamente i bisogni della popolazione colpita. Vista la dimensione del disastro, Caritas Internationalis ha deciso allora di istituire un Emergency Responce Support Team (Erst) composto di esperti in emergenze e di affidarne la responsabilità direttiva alla Caritas Italiana. Il lavoro congiunto dell’Erst e della Chiesa Cattolica locale/Caritas Iran, ha avuto come risultato la pubblicazione, nel febbraio 2004, di un appello speciale per interventi di emergenza, ricostruzione e riabilitazione per un valore complessivo di 6.035.630 euro. L’appello è stato interamente finanziato.
L’appello è consistito in due progetti separati ma coordinati:

1.1 Ricostruzione case
numero di case: 300
villaggi: Nartije, Tamick, Cheltokhm, Zeidanbad
valore del progetto: 2.497.605 euro

nr. di case: 265 case
villaggio: Baghchamak
valore del progetto: 2.451.041 euro

1.2 Distribuzioni e assistenza socio-sanitaria
Caritas Iran, in accordo con le autorità competenti, decide di investire in un progetto di emergenza basato su distribuzioni di generi di prima necessità e di alimenti, sulle visite domiciliari e l’assistenza socio-sanitaria alla popolazione di Bam.
Il progetto aveva le seguenti caratteristiche:
numero di beneficiari: 5.644 persone (1.372 famiglie)
durata: 8 mesi
valore del progetto: 1.086.984 euro

Le distribuzioni sono state il primo intervento diretto di Caritas in favore delle popolazioni colpite dalle conseguenze del terremoto. Le distribuzioni si sono realizzate grazie al coinvolgimento di volontari inviati dalle parrocchie di Teheran e di personale di Caritas Iran.
Durante le prime otto settimane successive al terremoto, la Caritas Iran è intervenuta nei villaggi di Esfikan e di Nartije, fornendo generi alimentari, prodotti igienici ed articoli di prima necessità a 1.050 famiglie (4.166 persone). Contemporaneamente è stato avviato un programma di visite domiciliari e di assistenza socio-sanitaria per le famiglie nelle tende, con lo scopo di offrire loro ascolto e conforto morale, psicologico e sanitario.

A partire da marzo 2004, sempre su indicazione delle autorità locali, il programma d'aiuto d'urgenza di Caritas Iran e Caritas Italiana si è diretto a tutti i villaggi della "zona 1" di Bam, coinvolgendo tutti gli abitanti (8.725 persone/2.246 famiglie). A seguito di successive indicazioni provenienti dal coordinamento (autorità locali e Ircs), la Caritas ha avviato all’inizio di aprile 2004 la distribuzione del "Paniere per le colazioni" che comportava la distribuzione mensile di prodotti alimentari a lunga conservazione per tutta la zona 1 di Bam. Questo programma è continuato fino alla fine di maggio 2004.

Il costo complessivo delle distribuzioni di viveri realizzate da Caritas Iran è ammontato a circa 273.000 euro.

Con la distribuzione di maggio, le autorità hanno deciso di chiudere tutti i programmi di distribuzioni e chiesto a Caritas Iran di investire le risorse disponibili in progetti di riabilitazione.

Distribuzione di cappotti invernali e zainetti per bambini nelle scuole
Con l’arrivo della stagione fredda, sempre su richiesta delle autorità, Caritas Iran ha realizzato un piccolo progetto che ha previsto, da un lato, la distribuzione di cappottini invernali per 1.072 bambini della prima elementare della zona di Bam; dall’altro, la distribuzione di 450 zainetti Caritas, maglietta, matite e quaderni ad altri bambini di Bam e dei villaggi vicini. Il costo dell’intero progetto è ammontato a circa 7.300 euro.

Distribuzione d’acqua potabile
Il sistema di distribuzione d’acqua di Bam, che prima del 26 dicembre 2006 era alquanto efficiente, ha subito notevolissimi danni a seguito del terremoto. Fortunatamente le stazioni di pompaggio e i grandi serbatoi di stoccaggio sono stati risparmiati dal sisma.
A causa di questa nuova situazione, la Società dell’Acqua di Bam (Wwc) è stata costretta a provvedere alla distribuzione dell’acqua attraverso l’uso di autobotti. Con l’arrivo della stagione calda il consumo d’acqua è progressivamente aumentato e la Società non è stata più in grado, con le cisterne disponibili, di distribuire acqua a tutta la popolazione.
A quel punto le autorità di Bam hanno chiesto alle Ong di intervenire. Caritas Iran si è attivata immediatamente e si è impegnata per una collaborazione di 3 mesi.
L’accordo prevedeva che Caritas Iran affittasse delle autocisterne disponibili nella zona di Bam ed attraverso esse distribuisse ogni giorno 245.000 litri di acqua alla popolazione della zona 1. Da parte sua, la Società si impegnava a fornire l’acqua alle cisterne riempiendole ad una delle stazione di pompaggio di Bam. I beneficiari dell’intervento sono state 2.246 famiglie (8.725 persone). L’intervento, iniziato il 1 luglio, è durato fino al 31 ottobre 2004, un mese più del previsto. Il costo totale del progetto è ammontato a 56.429 euro.

Installazione di serbatoi per lo stoccaggio d’acqua potabile
Come descritto in precedenza, l’arrivo del grande caldo estivo ha provocato a Bam una drammatica penuria d’acqua potabile. Famiglie ed istituzioni (ospedali, centri sanitari, scuole ed altri) si sono trovati improvvisamente di fronte al problema dello stoccaggio dell’acqua. Le autorità ed alcune Ong hanno provveduto all’installazione di grandi serbatoi di stoccaggio sulle strade principali mentre Caritas Iran ha optato per le installazioni di serbatoi individuali per famiglie e per scuole.
Caritas Iran si è impegnata ad installare 200 serbatoi galvanizzati da 500 litri per altrettante famiglie residenti nella zona 6 di Bam, e ad installare serbatoi da 2.000 litri per soddisfare le esigenze di 38 scuole della zona di Bam.
Questo intervento è stato accompagnato da un attento lavoro di sensibilizzazione che aveva anche lo scopo di aiutare le famiglie ed i responsabili delle scuole a capire come meglio utilizzare i serbatoi, come averne cura e come proteggerli da eventuali furti. Ogni serbatoio per famiglie è installato su una struttura metallica alta 120 cm ed ancorata al terreno con una fondazione di cemento. Alla base della struttura metallica di sostegno è stata anche costruita una piattaforma in cemento di 6 mq per evitare la formazione di pozze d’acqua ed i conseguenti problemi igienici. Il progetto ha previsto anche l'installazione di 25 serbatoi da 2.000 litri che complessivamente servono 38 scuole. Anche in questo caso i serbatoi sono stati installati su sostegni metallici, protetti da un isolante termico e collegati ad una serie di rubinetti di distribuzione installati su una struttura in muratura. Il progetto è iniziato il 1 maggio 2004 e terminato il 31 ottobre 2004. Beneficiari, 200 famiglie di Bam (776 persone), i 5.657 studenti ed il personale delle 38 scuole.
Il costo complessivo di questo progetto è ammontato a 49.843 euro.

Costruzione di gabinetti e docce per famiglie
L’accesso ai servizi igienici per la popolazione di Bam è stato fin dal giorno del terremoto, e per molti lo è tutt’oggi, un problema estremamente frustrante. Le strutture igieniche comunitarie si sono rivelate presto inadatte e sono state presto sostituite con piccole latrine individuali provvisorie. Caritas Iran, a differenza di quasi tutte le altre Ong, ha offerto alle autorità la propria disponibilità a costruire strutture "gabinetto/doccia" unifamiliari permanenti in muratura, per 1.000 famiglie che già disponevano del proprio terreno e in attesa di potersi far ricostruire la casa. È importante sottolineare che secondo la tradizione di questa zona rurale, i servizi igienici devono essere esterni all’abitazione. Per questo progetto, e per ovvie ragioni di coordinamento, le autorità hanno assegnato alla Caritas le zone 10 ed 11 di Bam. Sono stati anche concordati gli aspetti tecnici del modello di "gabinetto/doccia" da costruire (tipo di struttura, dimensioni, accessori). Diversi team di assistenti sociali, assunti appositamente da Caritas Iran, hanno visitato le famiglie per cercare di capire se esse potevano rientrare o meno nei criteri stabiliti per la selezione dei beneficiari del progetto. A seguito di questo lavoro, ancora una volta molti nomi sono stati esclusi dalle liste con conseguente richiesta alle autorità di nuove liste. A causa di queste lungaggini e difficoltà nella selezione dei beneficiari, a tutt’oggi la Caritas Iran ha potuto costruire 688 "gabinetto/doccia" unifamiliari permanenti di cui 80 appositamente adattate alle esigenze delle persone paralizzate (con lesioni al midollo spinale). La supervisione tecnica e la gestione dell’intero progetto è assicurata dal personale di Caritas Iran, che ha complessivamente investito per questo progetto circa 550.000 euro.

Attività socio-sanitarie
Questo settore rappresenta il punto focale della presenza della Caritas a Bam. Molti dei progetti di Caritas Iran sono stati messi in cantiere come conseguenza delle attività socio-sanitarie e delle reazioni della gente incontrata. Inizialmente, l’azione di Caritas Iran tra la gente si limitava alla visita alle famiglie più povere, all’ascolto delle loro difficoltà ed alla ricerca comune di possibili soluzioni per alcuni dei loro problemi. Questo lavoro era svolto da operatori di Caritas Iran tra i quali alcune Suore Infermiere della Congregazione delle Figlie della Carità provenienti dal Lebbrosario di Tabriz al Nord dell’Iran.
Attraverso il lavoro degli operatori Caritas si sono potuti conoscere e meglio analizzare i bisogni esistenti nel settore sanitario, soprattutto a livello di cure domiciliari e si è, di conseguenza, deciso di offrire sostegno costante ed integrato.
Da quel momento in poi, Caritas Iran ha intrapreso un lavoro di sostegno ed assistenza costante con le persone paralizzate (con lesioni al midollo spinale), con gli ammalati cronici, con anziani ammalati e con disabili in generale.
Le visite domiciliari della suora infermiera, del fisioterapista, degli animatori sociali sono in corso fin dall’aprile 2004 e stanno ottenendo ottimi risultati sotto il punto di vista riabilitativo. Contemporaneamente, il lavoro socio-sanitario di Caritas Iran riscuote grandi riconoscimenti tra la popolazione di Bam e tra le autorità locali e sanitarie.
A causa di difficoltà amministrative connesse al rilascio dei visti d’ingresso in Iran, Caritas Iran ha dovuto, fin dal febbraio 2005, rinunciare temporaneamente alla presenza della suora infermiera e conseguentemente limitare l’azione di assistenza medica domiciliare.
Tra le varie attività intraprese durante gli scorsi dodici mesi da Caritas Iran nel settore socio-sanitario vanno sottolineati i seguenti interventi:

  • aiuto alle famiglie povere;
  • cure mediche domiciliari (piaghe da decubito ed infezioni urinarie);
  • fisioterapia a domicilio;
  • assistenza finanziaria e logistica per malati bisognosi di interventi chirurgici;
  • assistenza finanziaria e consulenza medica a persone con necessità di protesi;
  • acquisto e fornitura di strumenti di lavoro per persone paralizzate, interessate a riprendere un attività economica;
  • fornitura di attrezzature specifiche per persone paralizzate (sedie a rotelle/gabinetto, cuscini anti-piaga, letti ortopedici, materassi etc.);
  • fornitura di stufe a famiglie povere;
  • fornitura dell’impianto di riscaldamento per tutti gli ambienti del Centro di riabilitazione fisica "Imam Reza" di Bam, dove le persone paralizzate vengono per ricevere cure e dove 26 risiedono in permanenza con le proprie famiglie, a causa del bisogno di cure;
  • sostegno alla creazione dell’Associazione delle persone affette da lesioni spinali;

Il settore socio-sanitario è al cuore delle attività di Caritas Iran a Bam e per questa ragione continuerà finché le risorse finanziarie disponibili e la benevolenza delle autorità permetteranno di operare. Caritas Iran ha investito circa 55.000 euro per attività nel settore socio-sanitario.

Costruzione di scuole
Grazie al sostegno finanziario di Caritas Italiana e di Caritas Spagna, la Caritas Iran ha potuto offrire al ministero dell’Educazione un aiuto sostanziale per la ricostruzione di edifici scolastici di Bam, distrutti dal terremoto. Caritas Iran è attualmente impegnata nella costruzione di quattro scuole elementari di 5 classi ciascuna. Tre di queste scuole sono situate nella cittadina di Baravat, alla periferia di Bam, mentre la quarta si trova nel villaggio di Kork. Il progetto è interamente gestito dalla Caritas Iran con la supervisione di un Ingegnere Civile e di un Architetto, entrambi iraniani di provata esperienza. Il ministero dell’Educazione ha la responsabilità di certificare la correttezza tecnica delle varie fasi dei lavori e conseguentemente, di autorizzare i pagamenti alle imprese (fatti dalla Caritas Iran). I lavori sono iniziati lo scorso dicembre e sono attualmente in avanzata fase di realizzazione. Il loro completamento è previsto per il prossimo agosto, ben in anticipo sulla data d’inizio del prossimo anno scolastico. Il costo complessivo del progetto è di circa 800.000 euro. A tutt’oggi Caritas Iran ha già speso per questo progetto 350.000 euro (anche se la percentuale dei lavori eseguiti è ormai ben al di la del 65%).

 

Progetti previsti per il futuro
Scuola pilota
In collaborazione con il ministero dell’Educazione, con l’Unesco e con Ifrc (Federazione Internazionale della Croce Rossa e del Mezza Luna Rossa), Caritas Iran parteciperà allo sviluppo ed alla realizzazione di un progetto pilota per la costruzione e sviluppo di una scuola che introdurrà in Iran concetti educativi innovativi.

Costruzione di case per le persone affette da gravi lesioni al midollo spinale.
Questo progetto del valore di 1.665.683 euro è appena stato presentato alla rete Caritas. Esso prevede la costruzione di 100 case per persone paralizzate a causa delle gravi lesioni al midollo spinale e per le loro famiglie. Il progetto rappresenta la continuazione del lavoro integrato fino ad ora svolto da Caritas Iran in favore dei portatori di handicap (Spinal Cord Injured).