"Ci dovrebbero indignare soprattutto le enormi disuguaglianze che esistono tra di noi, perché continuiamo a tollerare che alcuni si considerino più degni di altri. Non ci accorgiamo più che alcuni si trascinano in una miseria degradante, senza reali possibilità di miglioramento, mentre altri non sanno nemmeno che farsene di ciò che possiedono, ostentano con vanità una pretesa superiorità e lasciano dietro di sé un livello di spreco tale che sarebbe impossibile generalizzarlo senza distruggere il pianeta. Continuiamo nei fatti ad ammettere che alcuni si sentano più umani di altri, come se fossero nati con maggiori diritti." (LS 90)

  

Queste parole della Laudato Si' pongono il tema delle diseguaglianze e dell'ingiustizia sociale al centro delle nostre preoccupazioni. Non è solo la povertà in quanto tale a doverci preoccupare, quanto le dinamiche che conducono i poveri ad essere tali. Preoccuparsi delle disuguaglianze significa osservare l'insieme delle dinamiche sociali, politiche economiche: dinamiche che potrebbero sembrarci 'poco concrete' e 'troppo difficili'; ma senza le quali qualunque sforzo per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone più fragili rischia di essere vano. Per queste ragioni affrontare il tema delle disuguaglianze significa andare 'al cuore del problema' dell'ingiustizia e della povertà: questo è il tema di un dossier di Caritas Italiana, in cui si prova a offrire qualche chiave di lettura per affrontare le contraddizioni e le tensioni con cui dobbiamo confrontarci a livello globale.

 

Come il Papa ha ripetuto anche in altre occasioni, rischiamo infatti di vedere la povertà come una condizione 'naturale' di una parte dell'umanità. Essa è invece una conseguenza diretta di scelte, di meccanismi, di dinamiche che possono e devono essere cambiate. La campagna 'Chiudiamo la Forbice', promossa da Caritas Italiana in collaborazione con altri enti e organismi è uno spazio di riflessione sulle cause e le conseguenze dei fenomeni di diseguaglianza, con una prospettiva sociale, economica, politica, culturale. 

 

Esiste infine la necessità di identificare i percorsi possibili per ridurre le disuguaglianze nel nostro paese. L'impegno del Forum Disuguaglianze e Diversità, è animato da un'ampio cartello di organizzazioni tra cui Caritas Italiana, con l'obiettivo di disegnare politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze, aumentino la giustizia sociale e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona. Tra gli ambiti che nel nostro paese rappresentano motori della disuguaglianza, il Forum ha scelto di concentrare la propria attenzione su tre processi da cui dipendono la formazione e la distribuzione della ricchezza: il cambiamento tecnologico; la relazione fra lavoro e impresa; il passaggio generazionale. Sono i meccanismi che governano questi processi ad allocare poteri e a segnare le opportunità della nostra vita, influenzando così la giustizia sociale.