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Ucraina   versione testuale

Caritas italiana collabora e sostiene Caritas Ucraina nel suo difficile lavoro a favore delle vittime della guerra civile che sta dilaniando il Paese e del resto della popolazione più vulnerabile.
Un paese che a causa del conflitto iniziato nel 2014, della crisi sanitaria e della conseguente crisi economico-sociale vede aumentare drammaticamente  il numero delle famiglie in povertà. Più di 3.5 milioni di persone di cui 1.3 sono anziani vivono in una situazione di grande fragilità, al di sotto della soglia di povertà. Un conflitto armato dimenticato che è  costato la vita a più di 14.000 persone e che ha spinto finora 1.7 milioni di persone a lasciare la propria abitazione.
In questo scenario estremamente delicato, numerosi sono i progetti che la Caritas in Ucraina ha in corso per sostenere la popolazione. 
Particolare attenzione è rivolta alle  vittime della crisi umanitaria, grazie anche alla collaborazione di Caritas Italiana e di molte Caritas Europee.  L’impegno è enorme. Si stima infatti che nel 2022 circa 2.9 milioni persone avranno bisogno di aiuti umanitari di cui circa 1.6 milioni vivono nelle regioni separatiste, non controllate dal governo centrale.  
 
Le principali attività  a sostegno delle persone coinvolte dal conflitto sono:
 
• Aiuto d’urgenza: è ancora necessario un ingente impegno per permettere loro di far fronte ai bisogni più urgenti, quali cibo, medicinali, vestiario.
 
• Assistenza medica ed alimentare: Sono circa 14.2oo le persone che nel 2021 hanno beneficiato di servizi quali: assistenza domiciliare fornitura di medicinali, visite specialistiche, sostegno psicologico. le attività sono state rivolte soprattutto a coloro che sono rimasti nelle regioni di Donetsk e Luhansk. 
• Sostegno all’abitazione: diversi sono i progetti rivolti a garantire un supporto alle famiglie per far fronte alle difficoltà stagionali e a garantire loro una possibilità di rientro nelle proprie abitazioni, soprattutto per chi è rimasto nelle zone di conflitto o quelle limitrofe. Contributi alla ristrutturazione delle abitazioni, creazione di centri sociali aggregativi, ristrutturazione di piccole aziende agricole sono tra le attività principali
• Integrazione e promozione dell’occupazione:sono in corso progetti per il sostegno a borse lavoro e borse per la formazione professionale;  per favorire impieghi temporanei in attività sociali; assistenza legale e orientamento professionale. Sono partite anche piccole sperimentazioni come la creazione di luoghi per facilitare il co-working o l’avvio di “Business Centers” per il sostegno alle piccole imprese e attività artigianali.
• Minori: sono circa 7.500 minori che hanno beneficiato delle diverse attività a loro sostegno centri di ricreazione a Kiev, Severodonetsk, Dnipro, Slovyansk, Poltava, Zaporizhzhya e Sviatohirsk; supporto psicologico, sostegno scolastico, attività ricreative e formazione del personale scolastico.
• Supporto psicosociale: supporto individuale e di gruppo per le famiglie coinvolte dal conflitto.
• Acqua: Sono circa 3 milioni di persone prive di acqua potabile, per cui sono in corso programmi sia per la fornitura alle famiglie che la ristrutturazione di  impianti.
 
Oltre alle attività di emergenza continuano i progetti a sostegno di tutta la popolazione:
Programmi sulla disabilità: diversi sono i Centri multifunzionali per disabili fisici e mentali operativi  in tutto il paese per attività di riabilitazione
Programmi di sviluppo della Comunità, tra cui la gestione di centri aggregativi
Programma di assistenza domiciliare, per l’assistenza sanitaria e il supporto psicologico.
Attività di sensibilizzazione e distribuzione di dispositivi per far fronte alla pandemia
Assistenza e accoglienza dei profughi dell’Afghanistan.
 

 

Per ulteriori informazioni
Ufficio Europa (Area Internazionale), europa@caritas.it
   
Come contribuire
Chi vuole sostenere gli interventi di Caritas Italiana (causale: "Europa/Ucraina"
può versare il proprio contributo tramite le modalità indicate