9. Made in Italy   versione testuale
 
Quante volte di fronte a un vestito da comprare o a un prodotto alimentare abbiamo controllato scrupolosamente l’etichetta, per verificarne l’origine? Ed è di sicuro importante privilegiare acquisti che rinforzino l’economia locale e ‘catene di prodotto’ corte dove gli intermediari siano giustamente remunerati, ma non trattengano presso di sé la maggior parte del valore.
 
La storia della delocalizzazione delle produzioni è una storia di migrazione: la comunità rumena è quella più rappresentata in Italia; ed è proprio in Romania che, secondo la campagna ‘Abiti Puliti’ i lavoratori del settore tessile guadagnano solo il 14% del salario dignitoso! Si tratta di grandi e piccoli marchi che rappresentano in molti casi quelle ‘eccellenze italiane’, quel made in Italy di cui il nostro paese va fiero nel mondo. “Oltre a contrarre debiti, i lavoratori e le loro famiglie sopravvivono, nonostante la povertà dei salari, grazie all’agricoltura di sussistenza, condotta oltre le lunghe ore di lavoro in fabbrica, e grazie al sostegno dei membri della famiglia che migrano verso l’Europa occidentale in cerca di lavoro. Quasi tutti gli altri lavoratori intervistati hanno raccontato di avere familiari che lavorano nell’edilizia o nell’agricoltura, ad esempio in Italia o in Francia. La migrazione della manodopera verso l’Occidente è una conseguenza diretta della povertà dei salari. “Provate a mantenere le vostre famiglie per un solo mese con i nostri salari” è stato l’invito di un lavoratore rivolto alle aziende che producono abiti nella fabbrica in cui è impiegato”.
 
Oppure meglio un made in Italy ‘italiano’, magari prodotti alimentari, coltivati grazie a braccianti immigrati spesso irregolari che si accontentano di pochi euro per una giornata di duro lavoro, alla mercé dei caporali? E la storia del bracciantato agricolo, quello che è ancora radicato in molte campagne del nostro paese, stranieri e italiani accomunati dallo stesso sudore. E che faceva migrare i nostri nonni, alla ricerca di una vita migliore. Made in Italy, è uno slogan. Made in Dignity, è il futuro.