Comunicato stampa (18/04/2019 - .pdf)
Giovedì 18 Aprile 2019
L’escalation della violenza rende la situazione in Libia sempre più preoccupante. Centinaia le vittime e oltre 25.000 gli sfollati interni fuggiti dalle aree di scontro, ma il numero aumenta di ora in ora, via via che il conflitto si espande. Se i combattimenti non cesseranno, incombe il rischio di una crisi umanitaria di vaste proporzioni su scala regionale con flussi importanti di profughi nei paesi limitrofi: Tunisia, Algeria, Egitto in primis, e anche verso le coste europee. Ancora una volta le vittime della guerra sono soprattutto i civili costretti a fuggire, intrappolati tra il fuoco delle diverse fazioni, ostacolati nell’accesso a cibo, altri beni e servizi essenziali. Tra questi le fasce più vulnerabili - minori, donne, anziani, malati, disabili, migranti nei centri di detenzione - sono destinati a subire le conseguenze peggiori del conflitto.
Caritas Italiana, attiva nell’area da molti anni, segue con preoccupazione l’evolversi della situazione ed è in contatto con le Caritas del Nord Africa e con la rete internazionale Caritas per rispondere alle necessità dei profughi e della popolazione locale più vulnerabile.
In Libia - come nelle altre crisi della regione, in Sudan e Siria - si intrecciano giochi di potere e interessi esterni. Facendo eco agli appelli che il Papa ha più volte lanciato per la pace in Africa e in Medio Oriente, chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità di mettere al centro il bene delle persone e fare tutto il possibile per fermare la guerra. In particolare auspichiamo che l’Italia e gli altri paesi europei, in particolare quelli del Mediterraneo, in accordo con l’ONU, possano farsi promotori di un’iniziativa congiunta per la pace in Libia, mettendo da parte interessi specifici, e dall’altro possano prepararsi ad un’azione umanitaria in loco e di accoglienza dei profughi per non lasciare soli i paesi limitrofi, come purtroppo è accaduto per tante altre crisi dimenticate.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Emergenza nord Africa”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Caritas Italiana, attiva nell’area da molti anni, segue con preoccupazione l’evolversi della situazione ed è in contatto con le Caritas del Nord Africa e con la rete internazionale Caritas per rispondere alle necessità dei profughi e della popolazione locale più vulnerabile.
In Libia - come nelle altre crisi della regione, in Sudan e Siria - si intrecciano giochi di potere e interessi esterni. Facendo eco agli appelli che il Papa ha più volte lanciato per la pace in Africa e in Medio Oriente, chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità di mettere al centro il bene delle persone e fare tutto il possibile per fermare la guerra. In particolare auspichiamo che l’Italia e gli altri paesi europei, in particolare quelli del Mediterraneo, in accordo con l’ONU, possano farsi promotori di un’iniziativa congiunta per la pace in Libia, mettendo da parte interessi specifici, e dall’altro possano prepararsi ad un’azione umanitaria in loco e di accoglienza dei profughi per non lasciare soli i paesi limitrofi, come purtroppo è accaduto per tante altre crisi dimenticate.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Emergenza nord Africa”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
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