Home Page » Area Stampa » News » 2022 » Aprile » Le ferite della guerra rendono fragile la pace: il caso della Sierra Leone
Sabato 30 Aprile 2022
La Sierra Leone è stata sin dalla sua indipendenza teatro di instabilità, disordini, contrasti, violenze di ogni genere. Esattamente trent'anni fa, il 30 aprile 1992, un ennesimo colpo di Stato portò al potere il capitano V. E. M. Strasser, che con i suoi 25 anni divenne il più giovane capo di Stato al mondo. Ma la guerra civile iniziata nel 1991 continuò ad insanguinare il Paese fino agli accordi di pace del 2002, causando circa 70 mila morti e più di 2 milioni di sfollati.
A vent’anni dal processo di pace, la guerra in Sierra Leone può dirsi cessata con la formalizzazione di quegli accordi. Resta la povertà endemica nel Paese, la marginalizzazione giovanile e la fragilità delle istituzioni, compromesse da una dilagante corruzione. Così come restano le ferite delle atrocità della guerra: sistematiche violenze sessuali, sfruttamento di bambini soldato e mutilazioni.
Oggi la Sierra Leone è il 182° Paese su 189 secondo l’Indice di Sviluppo Umano. Il 53% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e il 57% soffre di insicurezza alimentare. Inoltre, tra i giovani è diffuso un senso di sfiducia nel processo di pace, considerato inadeguato a sviluppare una strategia inclusiva per la gioventù.
Oggi la Sierra Leone è il 182° Paese su 189 secondo l’Indice di Sviluppo Umano. Il 53% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e il 57% soffre di insicurezza alimentare. Inoltre, tra i giovani è diffuso un senso di sfiducia nel processo di pace, considerato inadeguato a sviluppare una strategia inclusiva per la gioventù.
In un periodo in cui la guerra in Ucraina, così come i conflitti in Afghanistan, Iraq, Libia, Sud Sudan, è un esempio di un processo di pace fallimentare dopo il quale sono scaturite nuove tensioni, Caritas Italiana pubblica il Dossier "Pace fragile. Le ferite aperte a 20 anni dalla fine della guerra" in cui analizza la complessità del caso di studio della Sierra Leone. L'analisi, arricchita da dati e testimonianze, vuole mettere in rilievo che la pace non dovrebbe essere un punto di arrivo statico, ma l’inizio di un percorso in divenire, resiliente e sostenibile. Vengono evidenziati anche i pilastri di una pace duratura dopo una guerra: giustizia, riconciliazione, memoria; e i presupposti affinché si prevengano nuovi conflitti violenti: democrazia, sviluppo umano e sociale, disarmo.
Questo Dossier si aggiunge ai 73 già pubblicati da Caritas Italiana, tutti disponibili on-line.
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