Dal Report - basato sui contributi delle Caritas di Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia - emergono dati e testimonianze su come la pandemia ha ulteriormente colpito quanti facevano già fatica ad avere accesso al mercato del lavoro. In particolare: i lavoratori in nero, i giovani, le donne, le persone con disabilità, i Rom, i migranti e i lavoratori socio-assistenziali.
Il Report si chiude con raccomandazioni agli stati membri e all’Unione Europea affinché vengano potenziate le misure a sostegno del mercato del lavoro, ma nel contempo anche quelle di protezione sociale, garantendo servizi sociali su misura per le persone più vulnerabili.