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Martedì 6 Aprile 2021
Indonesia: è di nuovo emergenza. La Caritas attiva centri di soccorso   versione testuale

La sera di Pasqua nella zona centrale dell’Indonesia (regione East Nusa Tenggara) sono avvenute violente alluvioni e improvvise frane provocate dal ciclone tropicale Seroja, che ha riversato acqua per 4 giorni consecutivi. Sono stata colpite moltissime zone tra l’isola di Flores, l’isola di Sumba e la parte occidentale dell’isola di Timor. I dati ancora provvisori parlano di oltre 130 morti, decine di dispersi, migliaia di sfollati e di abitazioni ed edifici danneggiati e  coperti  dal  fango.  Caritas Indonesia sin dalle prime  ore  dell’emergenza  è  intervenuta  coordinando  gli  interventi  delle  Caritas  locali  di  Flores  (Larantuka,  Ende e Ruteng), di Timor (Kupang, Atambua) e di Sumba (Weetabula). «La zona più colpita è quella di Larantuka, da dove ancora non si hanno informazioni chiare date  le  difficoltà  di  comunicazione  per  l’elettricità  che  va  e  viene  e  per  la  connessione telefonica debole – dice padre Fredy Rante Taruk, direttore di Caritas Indonesia – Molte strade sono ancora inaccessibili e l’isola di Adonara, dove i danni sono  stati  maggiori,  è  difficilmente  raggiungibile.  Abbiamo già attivato una  raccolta  fondi nella nostra rete Caritas indonesiana. Molte famiglie non hanno più un posto dove potersi riparare».
 
Caritas,  in  coordinamento  con  il  governo  locale,  che  sta  procedendo  alle  evacuazioni,  ha  attivato  3  punti  di  soccorso  nelle  parrocchie locali per distribuire cibo e acqua: «stiamo cercando di fornire acqua potabile e pulita, ma anche medicine, generatori e combustibile per farli funzionare». L’Indonesia è molto spesso colpita da  questo  tipo  di  emergenze  naturali,  ma  questo  episodio  è  stato  particolarmente  violento  e  le  sue  conseguenze  sono  più  gravi  del  solito.  Danni  e distruzioni  sono  avvenuti  anche  a  Timor  Est,  molto  vicino  alla  zona  attraversata  dal  ciclone tropicale, che ora sta proseguendo la sua corsa a sud dell’Indonesia.

L’intero  Paese  non  sembra  avere  tregua.  Questa  nuova  emergenza  è  infatti arrivata dopo il terremoto che ha colpito pochi mesi fa la zona di Mamuju e a ridosso dell’attacco terroristico suicida nella cattedrale cattolica di Makassar durante le celebrazioni della Domenica delle Palme. Tutto questo mentre sono oltre 1,5 milioni i contagi da Covid-19 e quasi 42.000 i decessi. È una fase difficilissima che il pianeta intero sta vivendo e in cui, come spesso sottolinea papa Francesco «Non è solo l’essere umano ad essere malato,  lo  è  anche  la  nostra  Terra».  È  dunque  quanto  mai  necessaria  ogni  forma  di  collaborazione, tra gli esponenti delle varie fedi religiose, delle istituzioni e della società civile.

Caritas Italiana è presente in Indonesia (vedi scheda Paese) e collabora con la rete Caritas del paese da più di  15  anni  con  azioni  di  sviluppo,  oltre  a  fornire  aiuti in  caso  di  emergenze  di  varia natura.
 
È possibile sostenere gli interventi di aiuto tramite Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale  n.  347013,  o donazione  on-line ,  o  bonifico  bancario  (causale  “Indonesia”)  tramite:
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119