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Giovedì 31 Dicembre 2020
Terremoto Croazia: la Caritas accanto alla popolazione colpita   versione testuale

Un potente terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito la Croazia il 29 dicembre 2020, alle ore 12:19, con epicentro nella cittadina di Petrinja, a circa 50 km dalla capitale Zagabria. La violenza è stata tale che il terremoto si è sentito anche in Bosnia e Erzegovina, Serbia, Ungheria, Slovenia, Austria, oltre che in molte regioni italiane. La regione epicentro del terremoto odierno aveva già subito un altro grave terremoto lo scorso 22 marzo 2020, di magnitudo 5.5, e proprio ieri c’era stata nella stessa zona un’altra forte scossa di magnitudo 5.2.  Si calcola che questo terremoto sia stato circa 30 volte più potente di quello del marzo scorso. La sequenza di terremoti negli ultimi mesi aveva già reso molto fragile le infrastrutture e le abitazioni della zona. il terremoto di oggi ha dunque provocato numerosi danni materiali.
 
Sono crollati palazzi e ci sono state vittime in varie cittadine della zona, e si contano gravi danni materiali nella capitale Zagabria e perfino anche in alcuni comuni della vicina Bosnia Erzegovina, al confine con la Croazia. Continua a crescere il numero di sfollati e di chi è rimasto senza abitazione: tra le 5.000 e le 10.000 persone, secondo una prima stima. A causa della distruzione o inagibilità delle proprie case, moltissimi sfollati hanno passato le notti all’aperto, dormendo per lo più nelle loro auto, mentre alcune altre centinaia sono state trasferite in sistemazioni temporanee quali caserme, palestre, hotel, scuole, tensostrutture. Le operazioni di accoglienza degli sfollati sono però complicate dalle necessarie misure di prevenzione del contagio da coronavirus, per cui non è possibile assembrare troppe persone nelle sistemazioni che vengono identificate.
 
“Un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Croazia. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma. Prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese, aiutate dalla Comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze della cara popolazione croata” ha detto papa Francesco durante l'udienza di mercoledì 30 dicembre.
 
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto. Lo stanziamento è destinato, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Intanto, Caritas continua a seguire con apprensione l’evolversi della situazione e ha intensificato i contatti con Caritas Croazia.  
 
Caritas Italiana, fin dai primi momenti, è in costante contatto con Caritas Croazia che sta coordinando i primi soccorsi da parte della Chiesa locale, in coordinamento con i Vescovi, i parroci e le Caritas delle diocesi più colpite (Zagabria e Sisak).  I primi interventi messi in atto da Caritas Croazia e dalle locali Caritas diocesane e parrocchiali sono stati:
la messa a disposizione di tende, lettini e coperte per la prima accoglienza dei terremotati, 
l’apertura dei propri magazzini e dei propri punti di raccolta per ricevere gli aiuti materiali che vengono donati dai cittadini croati, 
la distribuzione di 40 camion di cibo, acqua, materiale igienico, kit igienici alle famiglie colpite dal terremoto a Petrinja, Sisak e in alcuni villaggi dei dintorni, grazie al servizio di oltre 200 volontari,
 
Mercoledì 30 dicembre una delegazione composta dal direttore nazionale di Caritas Croazia mons. Fabijan Svalina e dai direttori delle Caritas diocesane di Zagabria e Sisak ha visitato alcune parrocchie e alcune famiglie colpite dal terremoto, per una prima valutazione dei danni, ed ha incontrato il Vescovo di Sisak. “La cittadina di Petrinja è quasi distrutta, soprattutto il centro storico. A Glina, vicino la zona dell’epicentro, si stima che siano almeno 200 le famiglie che hanno perso le loro case. Anche a Sisak la situazione è grave. Ma nessuno sarà abbandonato” ha affermato Suzana Borko, vice direttrice di Caritas Croazia.
 

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Terremoto Croazia”) tramite:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119