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Lunedì 7 Settembre 2020
Partito il progetto APRI con famiglie tutor
È partito anche a Senigallia grazie a Caritas e alla sensibilità di un buon numero di famiglie tutor del territorio, da luglio 2020, il progetto “APRI – Accogliere, proteggere, promuovere, integrare: La comunità al centro", promosso da Caritas italiana.
Una partenza ritardata dal Covid, poiché il progetto è stato pensato prima dell’emergenza e doveva prendere il via a gennaio 2020, ma parlare e lavorare sull’integrazione con distanziamento e in modo digitale è quasi un paradosso. A Senigallia il progetto APRI, aperto a tutti i cittadini stranieri, è stato dedicato a titolari di protezione internazionale, nello specifico a persone in possesso dello status di rifugiato, precedentemente accolte attraverso lo SPRAR (oggi SIPROIMI). Vede coinvolte 10 persone, facenti parte di 3 nuclei familiari, da lungo tempo residenti e seguite da Caritas Senigallia nel territorio: 2 monoparentali (mamma e figlio) dalla Nigeria e uno pluriparentale dal Sudan.
APRI è un progetto che mira a creare migliori condizioni di integrazioni dei migranti, sensibilizzando le comunità all’accoglienza del prossimo per accompagnarlo verso un percorso di autonomia differenziato e individuale, un po’ come era stato sperimentato con il progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”.
«La finalità del progetto – spiega Lorenzo Pirani, avvocato e tutor del progetto per la diocesi di Senigallia – è duplice: per la comunità si tratta di vivere, attraverso la convivenza con persone provenienti da altri Paesi, una bella esperienza di solidarietà, di condivisione e soprattutto di testimonianza; per i beneficiari si tratta di cercare di raggiungere l’autonomia per mezzo dell’accoglienza proprio presso la comunità cristiana».
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