Lunedì 13 Luglio 2020
Il terzo report che registra gli "effetti della pandemia" è sulla povertà alimentare
“La Povertà Alimentare. Fare rete per rispondere ai bisogni del territorio”. È il tema del terzo Report sugli effetti della pandemia, elaborato dalla Caritas di Firenze in collaborazione con la Fondazione Solidarietà Caritas Onlus. Un appuntamento mensile che si propone di offrire un quadro aggiornato dei fenomeni di povertà della diocesi sulla base dei dati raccolti dai Centri di Ascolto e dagli operatori e volontari.
«In questo numero – afferma Giovanna Grigioni, referente dell'Osservatorio delle povertà e delle risorse Caritas – oltre a raccontare ciò che sta accadendo sul nostro territorio, abbiamo voluto sottolineare come le risposte messe in campo siano state possibili solo grazie alla rete di collaborazioni sorta e rafforzatasi in questi mesi. Fin dai primi giorni è emersa infatti una spontanea e grandissima spinta alla solidarietà che ha unito istituzioni, singoli e associazioni nel sostegno al "vicino" in difficoltà».
Secondo lo studio, sono moltissime le persone che si sono rivolte a Caritas per avere un aiuto alimentare, tanto che i centri di distribuzione aperti a livello diocesano sono in continuo aumento e, al 25 giugno 2020, risultano complessivamente 74. La rete Caritas ha supportato i Comuni di Firenze, Scandicci e Sesto Fiorentino nella distribuzione di oltre 9.500 pacchi acquistati con le risorse messe in campo dai Comuni stessi. Inoltre, tra inizio aprile e metà giugno, i centri parrocchiali hanno distribuito ulteriori 3.400 pacchi viveri a persone e nuclei familiari del territorio diocesano che non potevano usufruire delle misure messe in atto a livello istituzionale.
Per quanto concerne il profilo della povertà alimentare, dalla ricerca emerge come il principale fattore di criticità sia il reddito insufficiente a far fronte alle normali esigenze di vita: si tratta di 5.142 richieste tra maggio e giugno, contro le 4.706 dello stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 2.085 persone, contro le 2.040 del 2019.
Sul fronte dei “nuovi poveri”, risulta inoltre particolarmente cresciuta la componente degli italiani (+23%) rispetto agli stranieri (+13%), sebbene questi ultimi continuino ad essere la maggior parte, sia tra gli utenti Caritas in generale che tra i beneficiari dei pacchi nello specifico.
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