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- Speciale emergenza COVID-19
- Comunicato stampa CEI (4 aprile 2020 - .pdf)
- Elenco strutture (.pdf)
- Mappa - in aggiornamento – delle strutture di accoglienza (.pdf)
Sabato 4 Aprile 2020
Prosegue l’impegno delle Diocesi italiane nel far fronte all’emergenza Covid-19 mettendo a disposizione strutture edilizie, proprie o altrui, destinate principalmente a tre categorie di soggetti: medici e/o infermieri, persone in quarantena, senza dimora. È una scelta solidale incoraggiata e sostenuta dalla Presidenza della Cei.
Ad oggi sono 33 – ma l’elenco è in continuo aggiornamento – le Diocesi (in 13 Regioni Ecclesiastiche) ad aver comunicato di aver messo a disposizione della Protezione civile e del Sistema Sanitario Nazionale 46 strutture per oltre 1.200 posti. Sono poi 23 le Diocesi (in 9 Regioni Ecclesiastiche) ad aver fatto sapere di aver impegnato oltre 28 strutture per più di 500 posti nell’accoglienza di persone in quarantena e/o dimesse dagli ospedali. Infine 27 Diocesi (in 12 Regioni Ecclesiastiche) hanno informato di aver messo a disposizione più di 32 strutture per oltre 600 posti per l’accoglienza aggiuntiva di persone senza dimora, oltre all’ospitalità residenziale ordinaria che tiene conto delle misure di sicurezza indicate dai Decreti del Governo.
“Questa varietà d’interventi, iniziative e strutture messe in campo dalla Chiesa che è in Italia in questa emergenza - dichiara don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -, oltre ad essere segno visibile di quella ‘fantasia della carità’ a cui Papa Francesco c’invita continuamente, è testimonianza tangibile di un servizio alle persone, ai più poveri in particolare e a chi è in prima linea nella cura dei malati, e quindi al Paese intero”.
Ad oggi sono 33 – ma l’elenco è in continuo aggiornamento – le Diocesi (in 13 Regioni Ecclesiastiche) ad aver comunicato di aver messo a disposizione della Protezione civile e del Sistema Sanitario Nazionale 46 strutture per oltre 1.200 posti. Sono poi 23 le Diocesi (in 9 Regioni Ecclesiastiche) ad aver fatto sapere di aver impegnato oltre 28 strutture per più di 500 posti nell’accoglienza di persone in quarantena e/o dimesse dagli ospedali. Infine 27 Diocesi (in 12 Regioni Ecclesiastiche) hanno informato di aver messo a disposizione più di 32 strutture per oltre 600 posti per l’accoglienza aggiuntiva di persone senza dimora, oltre all’ospitalità residenziale ordinaria che tiene conto delle misure di sicurezza indicate dai Decreti del Governo.
“Questa varietà d’interventi, iniziative e strutture messe in campo dalla Chiesa che è in Italia in questa emergenza - dichiara don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -, oltre ad essere segno visibile di quella ‘fantasia della carità’ a cui Papa Francesco c’invita continuamente, è testimonianza tangibile di un servizio alle persone, ai più poveri in particolare e a chi è in prima linea nella cura dei malati, e quindi al Paese intero”.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Copyright 2013 Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma
tel. (+39) 06 661771 - fax (+39) 06 66177602 - E-mail: segreteria@caritas.it