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Giovedì 30 Agosto 2018
Dopo giorni di trattative, appelli (vedi quello del Tavolo Asilo) e dichiarazioni (vedi le parole del card. Montenegro), sono arrivati nella serata del 28 agosto a Rocca di Papa (Roma), nel Centro Accoglienza Straordinaria (CAS) presso la struttura "Mondo Migliore" gestita dall'Associazione Auxilium, 100 migranti partiti dall'hotspot di Messina e sbarcati nel porto di Catania dalla nave della Marina Militare "U. Diciotti".
Si tratta in particolare di 92 uomini e 8 donne, tra cui 4 coppie, tutti eritrei, che con due pullman sono arrivati dopo un viaggio di svariate ore, accolti dall’applauso degli operatori e degli altri ospiti, circa 350, della struttura di Rocca di Papa.
Subito dopo il saluto del Direttore dell’associazione Auxilium, Angelo Chiorazzo, di padre Aldo Buonaiuto dell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, e del Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, i 100 migranti hanno potuto rifocillarsi, sottoporsi ad una prima visita medica e ricevere una borsa con un kit di prodotti igienici e vestiario per le esigenze dei primi giorni.
Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi, oltre una ventina in tutta Italia da Nord a Sud, sia piccole che medie e grandi città, che accoglieranno nei prossimi giorni ciascuna un piccolo numero di migranti.
"Stiamo ricevendo ancora oggi richieste di accoglienza da parte di nuove Diocesi che si rendono disponibili ad ospitare per il tempo che sarà necessario i migranti della nave 'Diciotti'" - afferma don Francesco Soddu - È un segno molto bello e concreto di comunione da parte delle comunità cristiane e di risposta all'appello di Papa Francesco, che più volte in passato ha chiesto di 'aprire le porte ai nostri fratelli immigrati'".
L'intera operazione sarà coperta integralmente dai fondi 8xmille messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa (vedi le varie iniziative avviate) con cui la Chiesa Italiana ha fatto suo l'appello del Papa, accogliendo negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, come dimostra anche l'esperienza del progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia" e dei corridoi umanitari.
Si tratta in particolare di 92 uomini e 8 donne, tra cui 4 coppie, tutti eritrei, che con due pullman sono arrivati dopo un viaggio di svariate ore, accolti dall’applauso degli operatori e degli altri ospiti, circa 350, della struttura di Rocca di Papa.
Subito dopo il saluto del Direttore dell’associazione Auxilium, Angelo Chiorazzo, di padre Aldo Buonaiuto dell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, e del Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, i 100 migranti hanno potuto rifocillarsi, sottoporsi ad una prima visita medica e ricevere una borsa con un kit di prodotti igienici e vestiario per le esigenze dei primi giorni.
Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi, oltre una ventina in tutta Italia da Nord a Sud, sia piccole che medie e grandi città, che accoglieranno nei prossimi giorni ciascuna un piccolo numero di migranti.
"Stiamo ricevendo ancora oggi richieste di accoglienza da parte di nuove Diocesi che si rendono disponibili ad ospitare per il tempo che sarà necessario i migranti della nave 'Diciotti'" - afferma don Francesco Soddu - È un segno molto bello e concreto di comunione da parte delle comunità cristiane e di risposta all'appello di Papa Francesco, che più volte in passato ha chiesto di 'aprire le porte ai nostri fratelli immigrati'".
L'intera operazione sarà coperta integralmente dai fondi 8xmille messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa (vedi le varie iniziative avviate) con cui la Chiesa Italiana ha fatto suo l'appello del Papa, accogliendo negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, come dimostra anche l'esperienza del progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia" e dei corridoi umanitari.
"Insieme alla gratitudine per la copertura giornalistica finora assicurata, si chiede agli operatori dell’informazione di comprendere la scelta di non far accedere alla struttura Mondo Migliore... perché questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità".Così si legge in una nota della Conferenza Episcopale Italiana (vedi nota Cei) in cui si sottolinea anche che entro pochi giorni i migranti saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza, con attenzione alla storia personale di ognuno di loro.
Con una nota successiva (vedi la nota) la stessa Conferenza Episcopale ha comunicato che è stato formalizzato al Viminale l’accordo tra la Chiesa italiana e il Ministero dell’Interno per il collocamento dei migranti della Nave Diciotti nelle Diocesi del Paese. Caritas Italiana ha provveduto a verificare le destinazioni dei profughi, facendo incontrare le storie di questi ultimi con la disponibilità offerta spontaneamente da oltre 40 Diocesi. Già nelle prossime ore i migranti inizieranno a lasciare il Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa per trovare accoglienza nelle prime strutture ecclesiali.
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