Home Page » Area Stampa » News » 2018 » Agosto » 40 anni fa la morte del beato Paolo VI. Il ricordo di Caritas Italiana
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Lunedì 6 Agosto 2018
Domenica 6 agosto 1978, 40 anni fa, moriva Giovanni Battista Montini, il beato Papa Paolo VI. «Ricordiamo questo grande Papa della modernità - ha detto Papa Francesco nell'Angelus del 5 agosto 2018 - con tanta venerazione e gratitudine, in attesa della sua canonizzazione, il 14 ottobre prossimo. Dal cielo interceda per la Chiesa, che tanto ha amato, e per la pace nel mondo».
Paolo VI fu il Papa che nel 1965 concluse il Concilio Vaticano II, aperto dal suo predecessore Giovanni XXIII nel 1962. Fu il primo Papa del Novecento a varcare i confini italiani e a viaggiare in Africa, America, Oceania e Australia, Asia. Fu il primo Pontefice a tenere un discorso alle Nazioni Unite e a viaggiare in Terra Santa. Nel 1967 istituì la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali e l'anno successivo la Giornata Mondiale della Pace.
Per Caritas Italiana Paolo VI è stato soprattutto il Papa che nel 1970, dopo lo scioglimento della POA (Pontificia opera assistenza), con la Conferenza Episcopale Italiana, diede vita il 2 luglio 1971 all'organismo, la Caritas appunto, che fosse promotore e coordinatore delle attività caritative e assistenziali della Chiesa, con "prevalente funzione pedagogica".
«È vero - disse Paolo VI ai partecipanti al primo Convegno Nazionale di studio, guidati dal Presidente mons. Giovanni Nervo il 28 settembre 1972 - che l’assistenza pubblica viene man mano a coprire uffici affidati per secoli alla carità della Chiesa, ed è vero anche che la società moderna è più sensibile alle applicazioni della giustizia che all’esercizio della carità. Non per questo, tuttavia, l’azione caritativa della Chiesa ha perduto la sua funzione nel mondo contemporaneo. La carità è sempre necessaria, come stimolo e completamento della giustizia stessa. Del resto, una crescita del Popolo di Dio nello spirito del Concilio Vaticano II, non è concepibile senza una maggior presa di coscienza da parte di tutta la comunità cristiana delle proprie responsabilità nei confronti dei bisogni dei suoi membri. La carità resterà sempre per la Chiesa il banco di prova della sua credibilità nel mondo: "Da questo riconosceranno tutti che siete dei miei" (Gv. 13,35)».
E nella sua Lettera Enciclica "Populorum Progressio" del 1967 aveva già sottolineato come «La nostra "Caritas internationalis" è dappertutto all’opera e numerosi cattolici, sotto l’impulso dei Nostri fratelli nell’Episcopato, danno, e si prodigano anche personalmente senza riserva, per aiutare quelli che sono nel bisogno, allargando progressivamente la cerchia di quanti riconoscono come loro prossimo» (P.P. 46).
Beatificato da Papa Francesco il 19 ottobre 2014, la memoria liturgica di Papa Montini viene celebrata il 26 settembre, il giorno in cui nacque.
Paolo VI fu il Papa che nel 1965 concluse il Concilio Vaticano II, aperto dal suo predecessore Giovanni XXIII nel 1962. Fu il primo Papa del Novecento a varcare i confini italiani e a viaggiare in Africa, America, Oceania e Australia, Asia. Fu il primo Pontefice a tenere un discorso alle Nazioni Unite e a viaggiare in Terra Santa. Nel 1967 istituì la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali e l'anno successivo la Giornata Mondiale della Pace.
Per Caritas Italiana Paolo VI è stato soprattutto il Papa che nel 1970, dopo lo scioglimento della POA (Pontificia opera assistenza), con la Conferenza Episcopale Italiana, diede vita il 2 luglio 1971 all'organismo, la Caritas appunto, che fosse promotore e coordinatore delle attività caritative e assistenziali della Chiesa, con "prevalente funzione pedagogica".
«È vero - disse Paolo VI ai partecipanti al primo Convegno Nazionale di studio, guidati dal Presidente mons. Giovanni Nervo il 28 settembre 1972 - che l’assistenza pubblica viene man mano a coprire uffici affidati per secoli alla carità della Chiesa, ed è vero anche che la società moderna è più sensibile alle applicazioni della giustizia che all’esercizio della carità. Non per questo, tuttavia, l’azione caritativa della Chiesa ha perduto la sua funzione nel mondo contemporaneo. La carità è sempre necessaria, come stimolo e completamento della giustizia stessa. Del resto, una crescita del Popolo di Dio nello spirito del Concilio Vaticano II, non è concepibile senza una maggior presa di coscienza da parte di tutta la comunità cristiana delle proprie responsabilità nei confronti dei bisogni dei suoi membri. La carità resterà sempre per la Chiesa il banco di prova della sua credibilità nel mondo: "Da questo riconosceranno tutti che siete dei miei" (Gv. 13,35)».
E nella sua Lettera Enciclica "Populorum Progressio" del 1967 aveva già sottolineato come «La nostra "Caritas internationalis" è dappertutto all’opera e numerosi cattolici, sotto l’impulso dei Nostri fratelli nell’Episcopato, danno, e si prodigano anche personalmente senza riserva, per aiutare quelli che sono nel bisogno, allargando progressivamente la cerchia di quanti riconoscono come loro prossimo» (P.P. 46).
Beatificato da Papa Francesco il 19 ottobre 2014, la memoria liturgica di Papa Montini viene celebrata il 26 settembre, il giorno in cui nacque.
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