Venerdì 27 Luglio 2018
Violenti incendi, iniziati lunedì 23 luglio, hanno devastato vaste zone della Grecia, intorno ad Atene. Particolarmente colpita la località costiera di Mati, a una ventina di chilometri a nord-est della capitale. Le autorità greche temono più di 100 morti, considerando l’alto numero dei dispersi, e si contano più di 500 feriti. Le case distrutte sono oltre 1.500, migliaia le persone evacuate. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
Papa Francesco, in un telegramma inviato il 24 luglio, si è detto "profondamente rattristato nell'apprendere dei recenti incendi in Grecia" ed "estende la sua sentita solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia".
Sin dai primi momenti Caritas Grecia si è attivata in coordinamento con le autorità locali mettendo a disposizione un primo stock di generi di prima necessità (vestiti, medicine, cibo, ecc.) e al momento sta effettuando sopralluoghi nelle zone più colpite per definire nel dettaglio gli interventi di emergenza. «Ogni ora che passa ci rendiamo sempre più conto di quanto sia drammatica la situazione - ha dichiarato Maria Alverti, Direttrice di Caritas Grecia -, faremo tutto il possibile per tentare di alleviare le sofferenze di chi è stato colpito da questa tragedia, in particolare le famiglie più bisognose». Particolarmente difficile la situazione di coloro che, già duramente colpiti dalla crisi economica e indebitati, hanno perso negli incendi sia l'abitazione che il posto di lavoro. Per loro Caritas Grecia prevede un'azione di sostegno specifica anche dal punto di vista psicologico. Sono stati inoltre messi a disposizione diversi alloggi nelle strutture di accoglienza Caritas per offrire un riparo immediato, ma anche di medio–lungo termine, alle tante famiglie sfollate, tra cui anche la Neos Kosmos Social House e gli appartamenti dell’Ordinariato Armeno ristrutturati da Caritas Italiana per l’emergenza profughi del 2015, grazie ad un contributo della Conferenza Episcopale Italiana.
Papa Francesco, in un telegramma inviato il 24 luglio, si è detto "profondamente rattristato nell'apprendere dei recenti incendi in Grecia" ed "estende la sua sentita solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia".
Sin dai primi momenti Caritas Grecia si è attivata in coordinamento con le autorità locali mettendo a disposizione un primo stock di generi di prima necessità (vestiti, medicine, cibo, ecc.) e al momento sta effettuando sopralluoghi nelle zone più colpite per definire nel dettaglio gli interventi di emergenza. «Ogni ora che passa ci rendiamo sempre più conto di quanto sia drammatica la situazione - ha dichiarato Maria Alverti, Direttrice di Caritas Grecia -, faremo tutto il possibile per tentare di alleviare le sofferenze di chi è stato colpito da questa tragedia, in particolare le famiglie più bisognose». Particolarmente difficile la situazione di coloro che, già duramente colpiti dalla crisi economica e indebitati, hanno perso negli incendi sia l'abitazione che il posto di lavoro. Per loro Caritas Grecia prevede un'azione di sostegno specifica anche dal punto di vista psicologico. Sono stati inoltre messi a disposizione diversi alloggi nelle strutture di accoglienza Caritas per offrire un riparo immediato, ma anche di medio–lungo termine, alle tante famiglie sfollate, tra cui anche la Neos Kosmos Social House e gli appartamenti dell’Ordinariato Armeno ristrutturati da Caritas Italiana per l’emergenza profughi del 2015, grazie ad un contributo della Conferenza Episcopale Italiana.
In un successivo aggiornamento del 27 luglio Caritas Grecia segnala che dopo gli incendi «il più grande bisogno (e mancanza) in questo momento è il sostegno psico-sociale alla popolazione: molti di loro sono in lutto per la perdita di familiari, amici e vicini. Lo shock è profondo anche per quelli che sono sopravvissuti, ma hanno vissuto l'esperienza di cercare di scappare dal fuoco, nuotare per ore, essere arenati sulla spiaggia o assistere alla morte di altre persone. Il trauma e lo stress sono estremi».
Anche per questo, in collaborazione con la Fondazione per i bambini Pammakaristos, Caritas Grecia e Caritas Atene lavoreranno insieme per fornire:
- Sostegno sociale giornaliero all'interno del centro e nelle vicine Rafina, Pikermi, Mati. Un gruppo di 4 assistenti sociali è già formato e opererà con un centro di ascolto nella Fondazione Pammakaristos. Il team di assistenti sociali ascolteranno i bisogni e organizzeranno sessioni di supporto e di consulenza psicosociale.
- Supporto psicologico individuale o di gruppo per traumi subiti indirizzati ad adulti e bambini.
- Supporto tecnico per esigenze pratiche di base come: assicurazioni, edizione di nuovi documenti ufficiali, richieste di risarcimento e tutte le procedure burocratiche che devono essere prese.
- Spazio a misura di bambino utilizzando gli spazi della Fondazione, organizzando giochi e attività ricreative.
- Distribuzioni di pasti. Se vi sarà la necessità, sarà possibile fornire pasti caldi e distribuirli a quelli che non sono in grado di visitare il centro.
- Alloggio per i volontari che saranno impegnati a soddisfare i bisogni della comunità colpita quando inizieranno i lavori di riabilitazione, pulizia, ecc.
Caritas Italiana è in coordinamento con Caritas Grecia in questa nuova emergenza nazionale, per un accompagnamento ai progetti attivi che, in base alle esperienze passate, sarà necessario sostenere per diversi anni e comprenderanno azioni sia di carattere sociale che ambientale. Dal 2012 in particolare Caritas Italiana collabora con Caritas Grecia in vari progetti di aiuto alla popolazione greca, colpita dagli effetti della crisi economica, anche attraverso la costruzione di "Gemellaggi solidali", e di supporto all'accoglienza dei migranti lungo la rotta del "corridoio balcanico". Caritas Italiana supporta inoltre il "Progetto E.L.BA: emergenza lavoro nei Balcani, ed è attiva in Grecia anche attraverso progetti di servizio civile, con la presenza di due giovani "caschi bianchi" da tre anni, che si affiancano ai numerosi volontari locali in azioni di solidarietà.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o tramite donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Grecia – Emergenza incendi”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Copyright 2013 Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma
tel. (+39) 06 661771 - fax (+39) 06 66177602 - E-mail: segreteria@caritas.it