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Giovedì 12 Luglio 2018
Caritas Noto   versione testuale
Modica, Villa Polara: un bene restituito alla comunità
       
Lunedì scorso, a Villa Polara, con la “messa per la città” si è riaperto un sito caro a tanti modicani. Era il 1984 e la Signora Amalia Polara donava la Villa alle Monache Benedettine, che divenne luogo di incontri di formazione, spiritualità e di esperienza di solidarietà come le vacanze con gli anziani soli.

Oggi la “rinascita” di Villa Polara, che prevede tre tappe. Nella prima tappa, in questi nove mesi, si è potuto completare il restauro della Villa come luogo per incontri di spiritualità e di formazione e come casa per ferie per il visitatore che vuole incontrare la bellezza paesaggistica, artistica, della gente e delle opere segno di questo territorio. La seconda tappa prevede che nell’arco di qualche mese si realizzeranno anche gli ambienti per gruppi, nei locali che collegano la Villa alla masseria e si porterà a compimento la cappella. La terza tappa sarà il completamento della masseria per poter ospitare gruppi più consistenti, soprattutto parrocchie e scuole: per questo però occorrono ulteriori fondi da ricercare, oltre a utilizzare il reddito che la Villa potrà favorire.
   
Dopo la messa, la superiora delle Benedettine, Madre Maria Veronica, ha ricordato come tutto ha avuto inizio alla fine di un ritiro della Caritas quando, preoccupata per una Villa Polara che andava degradandosi non avendo più le suore la possibilità di gestirla, è stato chiesto aiuto alla Caritas che è intervenuta attraverso il suo strumento operativo (la Fondazione San Corrado) e una rete di partner (Casa e Cooperativa don Puglisi, Crisci ranni, Cooperativa L’Arca), con il supporto della Fondazione di comunità Val di Noto (che opera sostenuta dalla Fondazione con il Sud) e di Caritas Italiana.