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Martedì 26 Giugno 2018
Corridoi umanitari: dall'Etiopia in arrivo altri 139 profughi del Corno d'Africa   versione testuale

Mercoledì 27 giugno, da Addis Abeba, arrivano a Fiumicino 139 profughi del Corno d’Africa che erano rifugiati nei campi del Tigrai in Etiopia. Il loro ingresso in Italia è reso possibile grazie al Protocollo di intesa con lo Stato italiano, firmato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes) e dalla Comunità di Sant’Egidio.
Con questo arrivo si raggiunge la quota di 327 rifugiati accolti nel nostro Paese sui 500 previsti in due anni dal Protocolo finanziato con fondi CEI 8X1000. Tra i 139  in arrivo a Fiumicino ci sono nuclei familiari numerosi e oltre 60 sono i bambini: il più piccolo, Emanuel, è nato appena 3 mesi fa.
I rifugiati saranno accolti in 13 regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto) e 22 Diocesi (Aversa, Avezzano, Bergamo, Biella, Brescia, Cagliari, Cassano all' Jonio, Cuneo, Jesi, Messina, Milano, Ragusa, Rimini, Roma, Salerno, Teggiano-Policastro, Terni, Vercelli, Vicenza, Volterra) presso parrocchie, appartamenti di privati e istituti religiosi, con il supporto di famiglie italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso di integrazione sociale e lavorativa sul territorio garantendo servizi, corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori e cure mediche adeguate.

Alle ore 11.30, a Fiumicino, è prevista l’accoglienza ai profughi in arrivo e una conferenza stampa con la partecipazione di:
S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI e Presidente dell’APSA
Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio
Emanuela Del Re, sottosegretario Ministero degli Esteri e Nicola Molteni, sottosegretario Ministero dell'Interno.
 
I Corridoi Umanitari dall'Etiopia, il programma di reinsediamento dalla Giordania e le recenti evacuazioni dalla Libia sono la testimonianza dell'impegno della Chiesa italiana per canali sicuri e risposte durature a protezione di profughi e migranti. Un impegno che è parte di un'azione più ampia in favore dei più fragili e dei meno tutelati, resa possibile anche grazie a quanti continuano a sostenere la Chiesa con l'8x1000 e ne accompagnano il cammino quotidiano accanto ai più poveri.