Lunedì 10 Aprile 2017
A Modica una comunità missionaria intercongregazionale. Collaborazione con le attività Caritas
Quattro religiosi, due donne e due uomini. Missionari. Insieme a Modica per accompagnare, facendo anche una sorta di "mediazione culturale", i migranti che, a migliaia, sbarcano a meno di venti chilometri di distanza, al porto di Pozzallo. Anni di esperienza missionaria in giro per il mondo, ora la missione è tra chi arriva in questa terra, in fuga dalla fame e dalla guerra.
Formano da un anno la prima comunità missionaria intercongregazionale mista, e sono già ben radicati nel territorio. La comunità è accompagnata dai collaboratori della Caritas diocesana, così come di Migrantes e Centro diocesano missionario.
La comunità collabora con le attività della Caritas, come il Progetto "Presidio". Nei giorni scorsi, per celebrare il primo anno di presenza a Modica, si è tenuto un incontro alla Casa don Puglisi, una delle opere caritative raccordate con la Caritas diocesana. Un momento di confronto con le mamme e gli operatori.
«La cosa più spontanea – ha detto il direttore della Caritas diocesana, Maurilio Assenza – è stata quella di vivere questo primo anno nella nostra Casa. Abbiamo pensato di essere tutti insieme: le nostre mamme non mancano, la prima parte della Casa sono loro, e poi i giovani del servizio civile. Quello che c'è qua, va ricordato, non è stato costruito da noi, ci è stato donato da Dio: spero che questo si conservi come l'aspetto più importante. Raccontiamo ciò che ci è accaduto a partire dai doni di Dio».
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