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Martedì 28 Febbraio 2017
Caritas Noto   versione testuale
Dall'Armenia a Modica, la storia di un giovane tra sofferenza e accoglienza
     
«Grazie per tutto quello che fate per me. Per voi non posso fare nulla, non ho come ripagarvi: posso solo pregare il Signore perché perdoni i vostri peccati». Don Giorgio Cicciarella, cappellano dell'ospedale "Maggiore" di Modica (RG), ha voluto condividere questa "preghiera di benedizione" che lo ha interrogato in prima persona, facendogli sperimentare tutta la forza del donarsi agli altri. A pronunciarla è stato uno dei malati a cui quotidianamente sta vicino.
   
«È un giovane dell'Armenia, ha 34 anni. Sta molto male. Nel suo Paese non poteva curarsi, è andato in Germania, poi lo hanno portato qui. Da tempo è in dialisi, ora ha subìto tre delicati interventi, sta davvero molto male. Noi gli stiamo accanto, e stiamo anche espletando tutte le pratiche burocratiche per permettere al fratello di raggiungerlo. Vuole accanto una persona della sua famiglia, e noi ci stiamo impegnando anche per questo. Il suo grazie, la sua preghiera, li sento come qualcosa di straordinario». Don Giorgio ha voluto condividere questa storia con le tante persone che hanno preso parte, la scorsa settimana, alla messa per la città diventata un appuntamento mensile prezioso, che esprime la dimensione comunitaria del celebrare la fede vissuta nella quotidianità.
   
«Don Giorgio – ha detto Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto – mi ha spiegato che ai malati è stato comunicato che noi saremmo stati qui per pregare per loro. Sono invisibili spesso agli occhi di molti, ma non lo sono agli occhi di Dio».