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Mercoledì 7 Settembre 2016
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, dopo il grave sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto, ha indetto una colletta nazionale, che si terrà in tutte le chiese italiane domenica 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso eucaristico nazionale (che si svolge a Genova): la concomitanza è esplicitamente voluta, perché l’esito della raccolta dovrà essere segno tangibile della carità che l’intera Chiesa italiana, chiamata a raccolta nella preghiera e nella riflessione, dovrà saper esprimere.
Il giorno stesso della tragedia, per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali, la Presidenza della CEI aveva inoltre disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro, tratti dai fondi otto per mille. Caritas Italiana, dal canto suo, in attesa di concordare interventi più organici anche a medio e lungo termine, ha reso immediatamente disponibili 100 mila euro per ciascuna delle due diocesi più colpite, diverse Caritas diocesane hanno stanziato immediatamente cifre significative. E anche dall’estero, oltre a messaggi di solidarietà, diverse Caritas nazionali hanno inviato aiuti finanziari tangibili a sostegno degli interventi in atto. L’obiettivo ultimo è accompagnare i tempi lunghi della ricostruzione materiale, della ritessitura delle comunità, del riassorbimento dei più evidenti traumi sociali e psicologici, del rilancio delle economie locali. Così è sempre stato in occasione dei terremoti, e di tante catastrofi naturali, negli ultimi decenni. Così sarà anche questa volta.
In vista dell'appuntamento del 18 settembre e per le attività di animazione delle comunità locali sono disponibili questi materiali:
Il giorno stesso della tragedia, per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali, la Presidenza della CEI aveva inoltre disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro, tratti dai fondi otto per mille. Caritas Italiana, dal canto suo, in attesa di concordare interventi più organici anche a medio e lungo termine, ha reso immediatamente disponibili 100 mila euro per ciascuna delle due diocesi più colpite, diverse Caritas diocesane hanno stanziato immediatamente cifre significative. E anche dall’estero, oltre a messaggi di solidarietà, diverse Caritas nazionali hanno inviato aiuti finanziari tangibili a sostegno degli interventi in atto. L’obiettivo ultimo è accompagnare i tempi lunghi della ricostruzione materiale, della ritessitura delle comunità, del riassorbimento dei più evidenti traumi sociali e psicologici, del rilancio delle economie locali. Così è sempre stato in occasione dei terremoti, e di tante catastrofi naturali, negli ultimi decenni. Così sarà anche questa volta.
In vista dell'appuntamento del 18 settembre e per le attività di animazione delle comunità locali sono disponibili questi materiali:
- Poster per colletta 18 settembre con riferimenti Caritas Italiana (.jpg)
- Spunti per preghiere/celebrazioni eucaristiche (.pdf)
- Un Dossier sul tema del rapporto uomo-ambiente
- Una fotogallery
LA RETE CARITAS
Quanto alla rete Caritas, nei primi giorni dopo l’evento è stata diramata una nota, ai delegati regionali, per chiarire che nella prima fase le delegazioni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo- Molise sono operative nei rispettivi territori. Inoltre, sono state specificate alcune modalità di intervento:
− anzitutto, si è chiarito che «non sono previste, né necessarie, raccolte di viveri, vestiario, suppellettili o altri beni materiali»;
− in secondo luogo, relativamente alla disponibilità manifestata da numerosi volontari (singoli o organizzati) di recarsi nei territori colpiti, si è ribadito che «al momento non è possibile, sia perché le vie di comunicazione sono ancora precarie, sia perché a livello organizzativo appesantirebbero il lavoro delle Chiese locali e di quanti sul territorio sono all’opera». Le disponibilità sono comunque preziose per il lavoro di accompagnamento che verrà programmato per i tempi medio-lunghi;
− per quanto riguarda i gemellaggi (importante segno di partecipazione e comunione, nonché metodo di lavoro affinato dalla rete Caritas dal terremoto del Friuli in poi), si è specificato che si valuterà come attivarli, perché «ogni catastrofe ha specifiche peculiarità. In questo caso occorre tener conto sia della conformazione dei territori, sia della frammentazione delle comunità, sia della presenza, nei luoghi colpiti, di cittadini non residenti che tornavano nei luoghi di origine e di semplici turisti».
Nel solco tracciato da sempre, si ribadiscono per l’azione Caritas dopo i terremoti alcune priorità:
− vicinanza e ascolto rivolti alle fasce più vulnerabili della popolazione (anziani, minori, malati, poveri);
− promozione di azioni e servizi sociali ed educativi, rivolti ai soggetti vulnerabili;
− supporto all’azione di ricostruzione, soprattutto per quanto riguarda infrastrutture di interesse collettivo (centri di comunità, centri socio-assistenziali, strutture di accoglienza, scuole, ecc);
− contributo al rilancio socio-economico e delle opportunità di lavoro, finanziando progetti di microimprenditoria, cooperativistici, di agricoltura sociale, ecc.
E' possibile contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o tramite altri canali, tra cui on line o bonifico bancario specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”. Ecco i riferimenti bancari:
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
- Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Copyright 2013 Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma
tel. (+39) 06 661771 - fax (+39) 06 66177602 - E-mail: segreteria@caritas.it