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Prenderà avvio mercoledì 17 febbraio il percorso di formazione 2016, organizzato dalla Caritas diocesana di Concordia – Pordenone sul tema dell’accoglienza. Nelle diverse zone della diocesi, ci sono Caritas parrocchiali molto attive nel provvedere alle necessità dei profughi che continuano ad arrivare sul territorio. Da qui la necessità di approfondire la conoscenza degli strumenti che permettono di offrire la migliore accoglienza possibile ai nuovi arrivati.
   
Tali strumenti sono soprattutto basati sulla prassi propria della Caritas, che parte senz’altro dalle esigenze di ascolto di queste persone, che hanno affrontato un lungo e difficile viaggio per arrivare. Naturalmente ci sono le necessità materiali e primarie da soddisfare, quali trovare un alloggio per questi profughi, organizzare i loro pasti, assisterli nelle loro esigenze materiali, sanitarie e legali, organizzare delle lezioni di lingua italiana che consentano loro di iniziare a relazionarsi con il territorio.
   
Il percorso di formazione inizia mercoledì 17 febbraio con la lectio divina, curata da don Federico Zanetti, che parlerà dell’accoglienza nella Bibbia. Questo primo incontro, come tutti quelli del percorso, si terrà a Pordenone presso la Casa Madonna Pellegrina, alle ore 20.30. Si proseguirà nelle settimane seguenti, cercando di approfondire la conoscenza dei luoghi di provenienza della maggior parte dei profughi. In particolare martedì 23 febbraio si propone un incontro sull’Africa, condotto da Astrid Pannullo, fotoreporter di guerra e giornalista freelance. Martedì 1 marzo l’approfondimento sarà sul Medio Oriente: ne parlerà Silvio Tessari, responsabile dell’Ufficio Medio Oriente e Nord Africa di Caritas Italiana.
  
L’appuntamento conclusivo sarà martedì 8 marzo, e prevede un laboratorio di confronto tra le parrocchie che già lavorano per dare aiuto ai profughi e quelle che vorrebbero attivarsi. Questo incontro vuole essere un’occasione di confronto e condivisione, uno scambio di esperienze e buone prassi, per rendere la nostra Chiesa ancora più accogliente.
   
Il percorso formativo è aperto a tutti i volontari delle Caritas parrocchiali, dei Centri di Ascolto, dei centri di distribuzione e delle altre realtà caritative, agli operatori diocesani, nonché a persone impegnate in parrocchia, ma non necessariamente in ambito Caritas (ad esempio Consiglio pastorale, catechisti).