Domenica 18 gennaio – in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – i locali della mensa della Caritas diocesana di Termoli – Larino hanno accolto uomini, donne e bambini provenienti da Armenia, Iraq, Pakistan, Somalia, Libano, Ucraina, Siria, Bulgaria, Tanzania e Tunisia.
Migranti, rifugiati, richiedenti asilo e ospiti delle diverse strutture, della Caritas diocesana e del progetto Sprar “Rifugio sicuro”, si sono incontrati in una festa multietnica in cui ogni gruppo ha condiviso con gli altri musica e cibo tradizionale.
Rispetto della religione e della cultura di ciascuno, accettazione della diversità, solidarietà verso gli esuli sono risultati e segni concreti di integrazione e di speranza per i cittadini di Termoli e non solo, specialmente in questi giorni in cui per paura e sgomento si è tentati di alzare barriere e frontiere.
Qui si innesta la vocazione della Chiesa a superare le frontiere e a favorire «il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione... ad un atteggiamento che abbia alla base la "cultura dell'incontro", l'unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno».