Circa il 90% del territorio libico è desertico o semidesertico. La popolazione si concentra lungo il più ospitale litorale mediterraneo, nelle città della costa, dove risiede il 90% degli abitanti.
La situazione politica è cambiata radicalmente nel 2011, a seguito della rivolta popolare contro Gheddafi, appoggiata militarmente dall’Europa, che ne ha provocato la caduta e l'uccisione. Centinaia di migliaia di residenti, libici e immigrati, hanno abbandonato il Paese, rimasto in preda alle fazioni rivali. Da allora il Paese vive una situazione di instabilità, conflitti interni e violenze diffuse.
La Chiesa cattolica in Libia è una "Chiesa di immigrati" relativamente numerosa prima del 2011, in quanto costituita soprattutto da lavoratori stranieri o rifugiati. Anche la situazione della Chiesa ha subito il mutamento del contesto socio-politico e il suo deterioramento, rimanendo una presenza estremamente minoritaria e molto limitata nella sua azione socio-pastorale. Nonostante ciò vi è una ristretta equipe di Caritas Libia che opera con aiuti a migranti sub-sahariani che si recano alla Caritas per chiedere un sostegno per le necessità quotidiane.
Caritas Italiana è da anni accanto a Caritas Libia e appoggia gli interventi in corso in favore di migranti che proseguono nel 2023.
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