Giovedì 18 Agosto 2022
Giovani volontari AVS a Sarajevo. Il racconto dell'esperienza del campo estivo
Si è conclusa, pochi giorni fa, un’intensa esperienza di campo di lavoro vissuta danun gruppo di giovani ragazzi della Caritas diocesana di Andria nella città di Sarajevo, luogo che porta ancora i segni visibili e le ferite di una guerra, combattuta nel cosiddetto “secolo breve”. La nostra Europa si è trovata all’improvviso luogo di guerre combattute e diventa importante per i giovani conoscerne le cause, le ferite che si procurano e i tempi per emarginarle.
Non molto distante da Sarajevo c’è Usivak, un campo di accoglienza temporaneo sulla Rotta balcanica per i profughi, che ha l’obiettivo di accogliere i migranti che fuggono dall’Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan, ma anche Algeria, Marocco e Tunisia a causa delle condizioni economiche, della guerra, del clima.
Papa Francesco ha fortemente desiderato la costruzione di uno spazio chiamato “Social Corner”, gestito dalla Caritas della Bosnia Erzegovina e dalla Caritas Italiana, il quale si presenta colorato e accogliente. Al suo interno ogni persona che lo frequenta può trovare occasione per fare gruppo, socializzare e provare un po' di ristoro intorno a una tazza di tè.
Raccontano i giovani: «Abbiamo cercato di creare con loro un'atmosfera di serenità e tranquillità attraverso momenti ricreativi o con il semplice dialogo, a volte ostico, per via delle diverse lingue, ma senza cedere alla chiusura. Ciò che ci univa, però, erano piccoli gesti spontanei come un sorriso o un saluto che eliminavano ogni tipo di barriera o confine a livello geografico, culturale e religioso. Tutti noi ci siamo sentiti abbracciati da un profondo amore che sfida le difficoltà, lotta e non si arrende perché la vita umana è un diritto per tutti».
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