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Domenica 26 Giugno 2022
​Carestia in Africa: crisi gravissima, la rete Caritas lancia un appello per un impegno più incisivo   versione testuale

Mentre i riflettori dei media e della politica mondiale sono puntati sulla crisi in Ucraina,  in Africa milioni di persone  lottano per la sopravvivenza a causa dell’effetto combinato di siccità, conflitti, aumento dei prezzi del cibo, povertà endemica. Particolarmente colpite le popolazione del Corno d’Africa e del Sahel. Secondo le Nazioni Unite solo in Etiopia, Kenya, Somalia e Sud Sudan sono oltre 25 milioni le persone che  necessitano di assistenza alimentare immediata.   Queste le parole di  una donna del Kenya settentrionale "Tante persone hanno perso i loro animali. Migliaia di capi di bestiame sono morti. Non c'è acqua per me e la mia famiglia. Delle quasi 300 capre, non ne ho più nessuna". La confederazione delle  Caritas africane (Caritas Africa) ha lanciato un appello per denunciare questa situazione e l’ inadeguatezza degli aiuti internazionali. Mentre si spendono miliardi di dollari per la guerra, è stato coperto meno del 20% di quanto necessario per coprire gli appelli umanitari della Nazioni Unite per salvare vite umane dalla fame.  
L'insufficienza dei finanziamenti globali per la risposta alla siccità e alla carestia è aggravata dall'impatto della guerra in Ucraina sulla catena di approvvigionamento alimentare globale e sui prezzi del cibo e del carburante. Inoltre i prezzi del cibo sono influenzati dalla speculazione finanziaria che a seguito della crisi in Ucraina scommette sul rialzo delle quotazioni di grano e mais spingendo verso l’alti i prezzi reali. 
Caritas Italiana sostiene l’appello delle Caritas africane affinché vi sia un impegno immediato e significativo dell’Italia e dell’Europa per rispondere alla carestia in Africa e per affrontare le cause alla radice della crisi nel medio e lungo termine. Non esistono soluzioni rapide o semplici a queste sfide, ma è chiaro che affidarsi solo ad approcci "a cerotto" di breve termine  non interrompe la spirale di crisi. Un'azione inadeguata per affrontare i cambiamenti climatici a livello globale sta chiaramente avendo un impatto drammatico sui modelli climatici, sulla produttività agricola e sulle risorse naturali in tutta l'Africa. 
Le Caritas africane continuano ad offrire importanti contributi sia sul piano umanitario che nel rafforzamento della resilienza delle comunità. Ad esempio, in Etiopia e altrove, le Caritas hanno lavorato alla formazione degli agricoltori sull'agroecologia e sulla gestione dell'ambiente, attraverso tecniche di conservazione del suolo, fondamentali per far fronte al degrado del terreno. 
Caritas Italiana sostiene  i piani di azioni di molte Caritas dei paesi colpiti, quali Kenya, Etiopia, Sud Sudan, Burkina Faso, Niger, Mali, che tuttavia non hanno risorse sufficienti a raggiungere tutte le persone che  vorrebbero. Per questo è fondamentale aumentare lo sforzo di solidarietà anche solo con una piccola offerta a Caritas Italiana e a mantenere alta l’attenzione alle politiche necessarie per mitigare questa crisi e prevenirne altre.  
 
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito  www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Africa/carestia”) tramite:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119