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Venerdì 20 Maggio 2022
A 10 anni dal terremoto in Emilia Romagna   versione testuale

Domenica 20 maggio 2012, 10 anni fa, alle 4.03 una scossa di terremoto di 5,9 gradi Richter, colpì l'Emilia-Romagna con epicentro a Finale Emilia (MO). Una seconda scossa avverrà martedì 29 maggio, con epicentro in questo caso tra Mirandola, Cavezzo, Medolla, e San Felice sul Panaro. Danni si accuseranno anche nei territori limitrofi di Mantova (Lombardia) e Rovigo (Veneto).  Alla fine, il bilancio sarà di 28 morti, 300 feriti e 45.000 sfollati.

Visitando i luoghi colpiti dal terremoto papa Benedetto XVI affermò come «La Chiesa vi è vicina e vi sarà vicina con la sua preghiera e con l'aiuto concreto… in particolare della Caritas». Più di recente papa Francesco ha ricordato «nella preghiera le popolazioni... colpite dal terremoto» e le ha «incoraggiate nella ricostruzione».
 
E Caritas Italiana, insieme alla sua rete, si attivò subito a sostegno della popolazione colpita, anche grazie ai 3 milioni di euro stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana in fase di emergenza, che consentirono risposte ai bisogni immediati e l’attivazione di significative esperienze di gemellaggi. Complessivamente furono raccolte offerte per 10,7 milioni di euro, con i quali già a due anni di distanza dal sisma, Caritas Italiana ha potuto realizzare:
- numerosi interventi di emergenza, primo aiuto e soccorso, gestiti direttamente dalle 7 diocesi coinvolte (complessivamente per oltre 3 milioni di euro).
- 20 strutture polifunzionali (tra cui 18 Centri di comunità), per complessivi 7.600.000 euro, secondo quattro tipologie, da 150 a 330 mq, in riferimento alla popolazione e alle parrocchie coinvolte, con lo scopo di riaggregare e rafforzare il tessuto sociale. Il lavoro con il coinvolgimento delle Diocesi, dei parroci e delle comunità è stato così completato con la collaborazione fattiva di tutti i Comuni.
- 12 interventi di ricostruzione gestiti direttamente dalle Diocesi (1.900.000 euro), di cui 1.100.000 euro nella Diocesi di Mantova dove non sono stati realizzati Centri di comunità.
- 17 progetti di animazione e promozione socio economica destinati a famiglie, minori, anziani, piccole realtà imprenditoriali, inserimento lavorativo di fasce deboli, attività ricreative/sportive, per complessivi 1.100.000 euro.

Ricordiamo come sin dai primi giorni che sono seguiti al sisma le Caritas diocesane dell'Emilia Romagna hanno ricevuto numerosissime offerte di disponibilità a svolgere periodi di volontariato nelle zone terremotate da parte di persone di ogni età e professione. Volontari provenienti da tutta l'Italia si sono alternati nei turni organizzati dal Coordinamento regionale della Delegazione delle Caritas diocesane dell'Emilia Romagna, tramite l'esperienza dei gemellaggi tra le Regioni ecclesiastiche Italiane e le Diocesi colpite dal sisma, coinvolgendo 185 parrocchie e 17 zone pastorali.  Ogni delegazione regionale ha fatto varie visite nelle zone gemellate, incontrando i parroci, gli operatori  pastorali e l’équipe Caritas per definire un percorso che durerà nel tempo, un cammino condiviso tra chiese  sorelle che unisce l'aiuto materiale con il dono reciproco della relazione.

Guarda il video racconto di Caritas Italiana sugli interventi realizzati nei territori colpiti dal sisma, la testimonianza sui gemelleggi di Pierluigi Dovis, Delegato regionale delle Caritas del Piemonte-Valle d'Aosta nel 2012, la testimonianza della comunità di Medolla, diocesi di Modena-Nonantola.