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Venerdì 17 Giugno 2016
20 giugno, Giornata mondiale del Rifugiato: le iniziative di Caritas Italiana   versione testuale

Il 20 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta, di questa particolare categoria di migranti. In occasione della ricorrenza del 2016 Caritas Italiana, per rilanciare l’attenzione a questa tematica, promuove tre iniziative: un dossier, un evento con il MIUR e una mostra presso la Camera dei Deputati.

"Rimpatri forzati. Rifugiati costretti a partire, costretti a tornare" (.pdf) è il titolo del Dossier realizzato e pubblicato on-line da Caritas Italiana. Con dati e testimonianze, il rapporto affronta questo delicato argomento anche tramite un focus specifico sulla condizione della popolazione ad Haiti. «Il rimpatrio forzato - si legge nel Dossier - è un fenomeno globale che, anziché unire, sgretola la società, divide le famiglie, gli Stati, l’opinione pubblica. Provoca precarietà, insicurezza, rabbia, senso di abbandono in chi inerme lo subisce» Ci sono Paesi, come la Repubblica di Haiti, in cui dietro al fenomeno dei rimpatri forzati si celano motivi storici, politici ed economici che portano alla lesione di alcuni diritti fondamentali, come quello della cittadinanza». Dall’estate del 2015 ad oggi, si calcola che sono 89.538 le persone tornate sul territorio haitiano. Di esse, 19.759 sono state deportate ufficialmente, 14.983 affermano di essere state deportate, 54.627 dichiarano di essere tornate spontaneamente e 169 con l’aiuto dell'Organización Internacional para las Migraciones (OIM) della Repubblica Dominicana.

Il Dossier segue i 15 già pubblicati a partire dal gennaio 2015 e dedicati i temi della crisi in Grecia, del conflitto in Siria, della condizione dei carcerati ad Haiti, dello sfruttamento lavorativo in Asia, della condizione giovanile in Bosnia ed Erzegovina, delle migrazioni nel Corno d'Africa, dei cristiani perseguitati in Iraq, dello sfruttamento ambientale nella Repubblica del Congo, sulla salute mentale e dignità dei malati nei paesi balcanici, sullo sviluppo sostenibile in Asia, America Latina e Africa, su povertà e disuguaglianza ad Haiti, sul diritto alla salute in Africa, sulla questione della guerra siriana, sulla tratta di essere umani a partire dalla situazione in Nepal e, ancora, sulla crisi economica in Grecia.

"Diritto di restare, migrare, vivere" si intitola il concorso destinato agli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, promosso da Caritas italiana e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Proprio lunedì 20 giugno alle ore 12:00 presso l'Ostello "don Luigi Di Liegro" della Caritas di Roma (via Marsala 109) si è svolta la premiazione delle scuole vincitrici. Il tema di garantire a tutti una vita dignitosa per consentire ad ognuno di scegliere se restare nella propria terra o migrare e trovare accoglienza in altri Paesi è stato l’elemento centrale di questo concorso che ha visto un’ampia partecipazione.

“One way only – Senza voltarci indietro” è il titolo della mostra fotografica che la Presidente Laura Boldrini inaugurerà giovedì 23 giugno 2016 alle ore 17,00 presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Palazzo San Macuto in via del Seminario, 76. Un fiume incredibile di persone in marcia, dalla Siria, dall'Iraq, all'Afghanistan. Sono anziani e giovani, bambini, famiglie intere, in cerca di una via verso il nord Europa. Verso la libertà. Verso un futuro possibile. Il fotoreporter Stefano Schirato, con il contributo di Caritas Italiana, ha seguito il loro cammino lungo la rotta balcanica. Attraverso le sue immagini, ha dato un volto ai migranti e una voce alle loro storie, per ricordare che quella che sembra una marea indefinita di persone è una realtà fatta di singole tragedie, di singoli individui. Persone come noi.
 
Molte sono poi le iniziative a livello diocesano e anche Caritas Europa ha rilanciato l'attenzione sulla situazione dei rifugiati, chiedendo l'impegno di tutti i Paesi europei (vai al comunicato).