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Venerdì 6 Novembre 2015
Quasi un milione di persone raggiunte direttamente da Caritas Filippine. e circa 2 milioni i beneficiari degli aiuti dell'intera rete Caritas.
Da Caritas Italiana oltre 8 milioni di euro a sostegno di 50 interventi.
Sono solo alcuni dei numeri che riassumonno l'impegno Caritas a due anni dal supertifone Haiyan (localmente conosciuto come Yolanda)
che l‘8 novembre 2013, proveniente dall’oceano Pacifico con venti a 320 km all’ora, devastò le Filippine. Provocò più di 6mila vittime e colpì in totale circa nove milioni di persone in numerose isole della regione delle Visayas, prima di allontanarsi verso ovest in direzione del Viet Nam.
43 Caritas nazionali da tutto il mondo hanno sostenuto gli sforzi della Caritas locale, mettendo a disposizione 24,4 milioni di euro, consentendo finora di raggiungere direttamente 955mila persone, con un programma di ricostruzione e sviluppo che continuerà anche nel 2016. Sono invece 1,8 milioni i beneficiari dell’intervento complessivo della rete Caritas con progetti per quasi 65 milioni di euro.
Caritas Italiana ha contribuito all’attivazione di 50 interventi, con oltre 8 milioni di euro, in collaborazione con Nassa/Caritas Filippine, con le Caritas diocesane di Capiz, Kalibo ed in altre zone colpite dal tifone. Circa 60mila persone sono state raggiunte direttamente da questi interventi. (vedi il Rapporto a novembre 2015).
In particolare:
• sono state ricostruite e consegnate nuove abitazioni a più di 400 famiglie. Altre 35 sono in fase di ultimazione;
• 4 centri di evacuazione per l’emergenza sono terminati e altri 3 sono in costruzione;
• più di 7.300 famiglie hanno ricevuto generi alimentari, attrezzi da lavoro e assistenza sanitaria e psicologica;
• a 200 famiglie sono stati forniti aiuti economici per riattivare le attività produttive che stanno procedendo con successo;
• quasi 100 ragazzi che avevano lasciato gli studi nella diocesi di Capiz hanno seguito corsi professionali con buoni risultati;
• si è fornita assistenza e accompagnamento progettuale e pastorale a 2 diocesi dell’isola di Panay (Capiz e Kalibo) dove risiedono 2 operatori di Caritas Italiana.
Attualmente Caritas Italiana sta valutando e pianificando attività sociali e di sviluppo di lungo periodo: 3 progetti di sviluppo delle capacità produttive, oltre che interventi a favore di disabili e famiglie colpite da malnutrizione e attività di difesa dei diritti degli indigeni dell’isola di Panay.
“Siamo pronti a dare ancora sostegno a Nassa e alla rete delle Caritas diocesane locali – commenta don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – in particolare a beneficio dei gruppi da sempre ai margini della società: disabili, indigeni, carcerati e persone con disagio mentale”.
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