Page 12 - index
P. 12


DA VERCELLI A PALERMO,
nazionale TANTE CARITAS GESTISCONO
lotta alle mafie Tante le Caritas che gestiscono beni confiscati VIGEVANO
alle mafie per finalità sociali. Tra esse, le Caritas
delle parrocchie Maria SS. del Rosario di Cittanova «Usare le liquidità mafiose
(Reggio Calabria), S. Giuseppe a Villa di Briano per creare credito e lavoro»
(Caserta) e Ostia (Roma), le Caritas diocesane
spesso turbata dalla presenza mafio- di Vigevano, Vercelli, Velletri, Conversano-Monopoli, Don Moreno Locatelli, 46 anni, è direttore della Caritas diocesana
sa e una risposta concreta alla do- Andria (che ha promosso la cooperativa Sant’ di Vigevano, cittadina lombarda che negli anni Ottanta è stata teatro
manda di legalità che la cittadinanza Agostino), Oppido-Palmi, Lamezia Terme (con di diversi omicidi e intimidazioni da parte della cosca Valle-Lampada.
pone, creando reti virtuose e dimo- la Comunità Progetto Sud) e Catania, in diocesi Lo stesso don Moreno ricorda la figura di Maria Grazia Trotti, gioielliera
di Milano le Caritas di Assago e Ballabio (Lecco)
strando che la legalità conviene. e la cooperativa sociale L’Arcobaleno a Galbiate e vittima dell’usura mafiosa, che con coraggio, nel 1992, permise l’arre-
Molte di queste buone pratiche, (Lecco), infine il Centro di educazione sto di diversi esponenti del clan. Negli anni Novanta si è dato inizio
circa cento, sono legate alla Chiesa ambientale San Francesco, gestito anche alla confisca di gran parte dei beni della famiglia mafiosa dominante;
italiana. Gesti concreti del progetto dalla Caritas di Altavilla Milicia (Palermo). attualmente, a Vigevano i beni confiscati alle mafie sono 11.
Policoro, opere segno di Caritas, dio- Una di queste proprietà è affidata alla Caritas diocesana: in viale Artigia-
cesi, parrocchie, gruppi scout, coo- nato 35 il bar Giada, confiscato
perative e associazioni. Sono storie a Francesco Valle nel 1995, veniva
che meritano di essere fatte conosce- utilizzato dal clan per incontrare
re a tutti, anche lungo il cammino di collaboratori e vittime. Oggi ospita
preparazione al Convegno ecclesiale Casa Josef, un centro di prima
nazionale di Firenze. e seconda accoglienza. Un’altra,
Il percorso “Libera il bene. Dal bene in via Oroboni 32, era la villa pa-
confiscato al bene comune”, promos- dronale del boss, su due piani, per
so dall’associazione Libera in collabo- ARCHIVIO LIBERA un totale di 2.231 metri quadrati: ARCHIVIO LIBERA
razione con l’Ufficio nazionale per i oggi servizi sociali ed educativi
problemi sociali e il lavoro della Cei, il promossi dal comune di Vigevano.
Servizio nazionale di pastorale giova- dare voce alle circa cento buone pra- to e scuole estive “Già – Giovani, im-
nile e Caritas italiana, giunto oramai tiche che coinvolgono beni confiscati prenditoria e innovazione”. Beni confiscati in Italia alla Don Moreno, fedeli e cittadini comprendono il valore di un bene
alla terza annualità, vuole rivolgere e contribuiscono a renderli parte atti- Queste iniziative coinvolgono ve- criminalità organizzata (*) mafioso confiscato, che crea valore per la comunità?
l’attenzione all’impegno di cittadini e va del cambiamento del territorio. scovi, sacerdoti, religiosi e religiose, Il percorso che dal sequestro porta alla destinazione dei beni deve fon-
IMMOBILI 11.237
giovani del nostro paese, ispirandosi ai Numerose Caritas diocesane e par- laici e tanti giovani che testimoniano darsi su due pilastri fondamentali: trasparenza e partecipazione. Abbia-
principi della nota pastorale Educare rocchiali sono impegnate in maniera come le varie forme di illegalità, di 1.707 AZIENDE mo la fortuna di avere sul territorio un presidio di Libera, con il quale
alla legalità del 1991 e del documento diretta o indiretta nella gestione di be- corruzione e di mafie sono incompa- TOTALE BENI 12.944 si è creata una buona sinergia e negli ultimi anni è stato organizzato
SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA; AGENZIA DEL DEMANIO
FONTE: AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI
Per un paese solidale. Chiesa italiana e ni confiscati alle mafie: accade in Ca- tibili con il Vangelo e la Costituzione un campo estivo Libera-Caritas, durante il quale persone (in prevalenza
Mezzogiorno del 2010. labria, Campania, Lazio, Lombardia, italiana. E come l’azione pastorale – giovani) provenienti da tutta Italia scelgono di fare un’esperienza
Piemonte, Puglia e Sicilia. In tante l’ha ricordato papa Francesco nella vi- Distribuzione geografica di volontariato e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie.
Verso il bene comune diocesi, inoltre, sono stati organizzati sita a Caserta del 26 luglio 2014 – deve dei beni confiscati (*) Segno, questo, di una volontà diffusa di tradurre l’impegno antimafia
Nell’ambito di questo percorso, Libe- percorsi e iniziative di animazione so- invitare tutti «a non cedere, ad avere il in un’azione concreta di responsabilità e condivisione.
ra ha curato una pubblicazione intito- ciale e di educazione alla legalità, di coraggio di dire no al male, alla violen-
PUGLIA
lata Dal bene confiscato al bene comu- mappatura, monitoraggio e progetta- za, alle sopraffazioni, per vivere una 8,70% Quanta fatica si fa a portare avanti progetti di recupero per i beni
ne. Chiesa italiana e storie riuscite di zione per il riutilizzo sociale dei beni vita al servizio degli altri e in favore confiscati alle mafie?
nuovo umanesimo, con l’obiettivo di confiscati, oltre a campi di volontaria- della legalità e del bene comune». CALABRIA Prima che un bene sia riqualificato e valorizzato possono passare an-
13,99% che diversi anni. Per snellire le procedure, nel 2010 si decise di istituire
SICILIA
42,61% l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità,
affidandole il compito di censire i beni, amministrarli, custodirli e poi
CAMPANIA
«A dare fastidio ai mafiosi è il fatto 14.82% destinarli. Oggi, a distanza di quattro anni, si pensa a una riforma del-
l’Agenzia, considerando che i problemi sono rimasti immutati, sia per
di non essere più ritenuti padroni» REGIONI gli immobili, sia per le aziende sottoposte a confisca... Sappiamo che
ALTRE
19,89% vi sono liquidità “mafiose” rimaste troppo a lungo bloccate nel Fondo
I vescovi calabresi ribadiscono che la ’ndrangheta è “anti-religione”. unico giustizia: perché non utilizzarle e garantire l’accesso al credito
E a Polistena un parroco cambia destinazione a Palazzo Versace… per l’avvio di cooperative e imprese giovanili? [d.p.]
* Dati aggiornati all’inizio di gennaio 2013
di Daniela Palumbo scopale calabra marca il confine ri- connivenze di pochi, nonché silenzi na, grosso centro della Piana di Gioia a Polistena, al numero 43/53 di via il nastro tricolore: taglio di inaugura-
a ’ndrangheta «non ha nulla
L di cristiano», è anzi una «of- spetto alla pervasività delle cosche omertosi» che si sono registrati in Tauro, feudo della famiglia dei Piro- Catena, al centro di un quartiere po- zione, ma soprattutto taglio col vio-
fesa esplicita alla religione
polare, recentemente è stato tagliato
lento e illegale passato. Beni confisca-
malli e dei loro potenti alleati. Proprio
nella società e nella religiosità. E ri-
passato. Ma conferma l’impegno del-
la Chiesa, al fianco dello Stato, nella
ti alle famiglie mafiose del territorio
cristiana». Parola di vescovi
badisce principi che troveranno ap-
della Calabria, nella nota
Il palazzo dei Versace, cinque piani
direttorio sugli aspetti della celebra-
anzi è un’offesa esplicita alla religione
Di questo impegno, teso a dimo-
pastorale – che porta la data del 25 plicazione concreta in un imminente lotta alla criminalità. La ’ndrangheta non ha nulla di cristiano, sono tornati alla comunità locale.
dicembre ma è stata diffusa a inizio zione dei sacramenti e sulle feste po- strare con i fatti che la ’ndrangheta è cristiana. Bisogna chiedere perdono che appartenevano alla più potente
gennaio – intitolata Testimoniare la polari. Il testo dei vescovi chiede an- “l’anti-religione”, è testimone don per le connivenze di pochi, e i silenzi omertosi famiglia della ’ndrangheta locale, è
verità del Vangelo. La Conferenza epi- che «perdono» per le «irresponsabili Peppino De Masi, parroco di Poliste- del passato: parola di vescovi calabresi diventato un avamposto di legalità.
12 ITALIA CARITAS | FEBBRAIO 2015 ITALIA CARITAS | FEBBRAIO 2015 13
   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17