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Mercoledì 12.10.2022 - 09:11 AM

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»  Emergenze nazionali e responsabilità per l'ambiente Progetti 8xmille Italia  

Promozione umana e solidarietà sociale Minori
Il lavoro con i minori si concentra soprattutto sull'accompagnamento dei progetti sul territorio sostenuti grazie ai fondi dell'8xmille. Particolarmente rilevante è la partecipazione al tavolo di lavoro sui minori promosso da Save the Children. La collaborazione alla redazione del Rapporto 2007 su
"I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia" , ha visto la Caritas Italiana impegnata soprattutto nell'elaborazione di riflessioni e materiali sui temi "minori e povertà". Caritas Italiana si è inoltre recentemente impegnata nell'organizzazione della giornata studio svoltasi a marzo 2006: "Quale diritto del minore all'identità: le raccomandazioni del comitato Onu e la legislazione italiana". È del 2005 il Rapporto Caritas-Unicef "Uscire dall'invisibilità. Bambini e adolescenti di origine straniera in Italia". Progetto Aree metropolitane
Il progetto Aree metropolitane nasce nel 2005 con l'intento di analizzare i processi di sgretolamento del tessuto sociale tipici delle periferie delle aree metropolitane. Nello stesso anno è stata condotta una ricerca su alcuni quartieri delle città di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino, in collaborazione con un'équipe di ricercatori della Facoltà di Sociologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con le dieci Caritas diocesane coinvolte nel progetto. Nel maggio 2007 è stato pubblicato un Rapporto nazionale, "La città abbandonata. Dove sono e come cambiano le periferie italiane", e dieci rapporti locali. A partire dal 2008 è stata promossa la realizzazione di opere segno nei dieci quartieri coinvolti. A seguito del monitoraggio e della valutazione degli interventi, è stato pubblicato nel 2010 il volume "Animare la città. Percorsi di community building".
    
Progetto Policoro

L'impegno delle Caritas diocesane e delle delegazioni regionali nel progetto Policoro  si presenta come un percorso di progressiva presa in carico dei suoi più reali ed autentici obiettivi pastorali e promozionali. La caratteristica principale del progetto, che si rivolge alle diocesi delle regioni meridionali, è quella di esprimere in un contesto di pastorale integrata, attraverso l'esperienza ed il servizio di un giovane testimone, un movimento di evangelizzazione dei giovani che si trovano alle prese con l'accesso alla vita adulta ed al mondo del lavoro. Gli obiettivi: Salute mentale
Il lavoro che viene svolto è di accompagnamento e sostegno delle singole realtà diocesane impegnate in questo ambito. L'impegno interessa anche la realtà degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), soprattutto all'interno dello specifico tavolo di lavoro, attivato nel 2003; si riflette in modo particolare su come tutelare i diritti di quanti vivono in Opg monitorando l'attuale avvio di superamento degli stessi. Caritas Italiana è presente nei differenti territori attraverso iniziative di sensibilizzazione e di promozione dei progetti finanziati con i fondi 8Xmille Cei. Sempre presente la voce di Caritas Italiana in occasioni come la giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre). Caritas Italiana è membro della Consulta delle associazioni per la salute mentale presso il ministero della Salute. »»  Vai al tema salute e sofferenza mentale Solidarietà familiare
La sperimentazione di forme concrete di solidarietà all'interno dei contesti familiari, costituisce il nucleo del progetto "Famiglie solidali" nato nel 2001-2002. Tale progetto ha visto coinvolti sei territori: Cuneo, Pistoia, San Benedetto del Tronto, Lecce, Reggio Calabria, Palermo. Nel 2006, a progetto ormai concluso, le Diocesi hanno lavorato alla stesura di un resoconto dettagliato dell'esperienza condotta, mettendo in luce aspetti relativi agli sviluppi del progetto, alle modifiche in itinere, alle difficoltà incontrate, alle risorse coinvolte. Si prevede di produrre, sulla base delle indicazioni desunte dai contributi diocesani, un Rapporto finale di presentazione del progetto a partire dagli intenti originari e dalle sue varie declinazioni locali, in cui porre in risalto il valore della sperimentazione condotta e la sua replicabilità. Volontariato
L'impegno di sostegno al volontariato comporta una particolare attenzione all'attuale assetto dei rapporti fra le istituzioni dello Stato e le organizzazioni del volontariato. È in atto un percorso di revisione della legge quadro 266/91. Per questa ragione si sta sviluppando un'azione di monitoraggio in merito in collaborazione con la Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali. Con particolare attenzione alla dimensione pedagogica del volontariato, Caritas Italiana persegue i seguenti obiettivi: Molto consistente è l'impegno del volontariato nella programmazione annuale delle Diocesi, anche attraverso i progetti finanziati con l'8xmille Italia.
  
Politiche sociali in Italia e in Europa
Il tavolo di lavoro "politiche sociali", composto prevalentemente da operatori delle Caritas diocesane, svolge una attenta azione di lettura, analisi e commento dei principali avvenimenti italiani ed europei sul fronte della legislazione sociale. Un lavoro pensato a partire dall'azione quotidiana svolta dalle Caritas in Italia che ha avuto come obiettivo la promozione di momenti di sensibilizzazione a tutti i livelli. In Europa Caritas Italiana partecipa alla Commissione politiche sociali di Caritas Europa , a numerosi progetti (Equal, Concept, Eapn) e collabora con l'organo di coordinamento delle Conferenze episcopali europee per riorientare pastoralmente l'azione delle Caritas in Europa . »»  Vai al tema Politiche sociali
  
Immigrazione
L'immigrazione, nel corso degli ultimi decenni, ha interessato tutto il nostro Paese, pur con modalità differenti, presentando questioni e ponendo sfide complesse e in continua evoluzione. Le Caritas diocesane si sono confrontate con questo fenomeno fin dalle sue prime manifestazioni, vivendolo quotidianamente sul proprio territorio, tentando di coglierne non solo gli aspetti problematici, ma anche e soprattutto quelli positivi, di potenzialità sul fronte dello scambio interculturale e della reciproca integrazione, e dunque avviando servizi e iniziative che potessero offrire un supporto in entrambe le situazioni, sia ai cittadini immigrati che all’intera comunità di riferimento. L’esigenza di raccogliere le varie esperienze territoriali, metterle in rete e sostenerle in maniera strutturale ha poi spinto Caritas Italiana, nel 1995, a dotarsi di un Ufficio Immigrazione, che riuscisse anche a svolgere un’azione di efficace coordinamento della rete e di interlocuzione con le istituzioni, rapportandosi con esse in termini di lobbying e advocacy. Importante è anche il confronto e lo scambio con le principali organizzazioni nazionali e internazionali che si occupano della tutela dei migranti, così come la collaborazione con Caritas Internationalis o con Caritas Europa. Sul versante comunicativo, ogni mese viene realizzata e divulgata una Newsletter, con una selezione di notizie in tema di immigrazione, raccolta negli ultimi due anni in un Almanacco. »» Vai al tema immigrazione Coordinamento Immigrazione
Il cuore dell'attività dell'Ufficio Immigrazione è rappresentato dalla gestione del Coordinamento Immigrazione, spazio intermedio, luogo di incontro e confronto con le Caritas diocesane impegnate attivamente sul fronte dell’immigrazione. I periodici incontri del Coordinamento sono l'occasione per aggiornare la formazione su temi di comune interesse, svolgere uno scambio reciproco sulle principali questioni emerse a livello locale e nazionale e seguire ambiti prioritari di interesse come integrazione, salute, tutela legale dei cittadini stranieri, nonché tratta degli esseri umani e tutela dei richiedenti asilo/rifugiati. Ai suddetti ambiti sono dedicati i lavori delle rispettive Commissioni, in cui lo stesso Coordinamento si articola. In particolare, verso il Coordinamento e le sue Commissioni, l’Ufficio svolge un ruolo volto a: - sostenere la capacità d’intervento delle Caritas diocesane nei confronti dei destinatari delle loro attività (immigrati, rifugiati, vittime di tratta) e delle istituzioni di riferimento; - sollecitare e promuovere una corretta e adeguata formazione dei referenti territoriali; - promuovere iniziative di sensibilizzazione e animazione sui temi in oggetto, nella comunità civile ed ecclesiale; - portare all’attenzione delle istituzioni centrali problematiche riscontrate a livello locale, ma dotate di rilevanza generale. » Vai al tema immigrazione MigraMed Forum
La consapevolezza che l’immigrazione, nell’attuale fase storica, sta sempre più interessando l’area del Mediterraneo, con le sue rotte in continuo mutamento e con le sue tragedie umane, ha spinto Caritas Italiana, con il supporto di Caritas Europa e di Caritas Internationalis, ad attuare un luogo di riflessione permanente su questi temi. È stato così organizzato a Valderice (Tp), dal 16 al 18 giugno 2010, un incontro con le Caritas estere, europee e nordafricane, che si affacciano sul Mediterraneo. È emerso che in ogni Paese i migranti presentano problematiche simili a quelle italiane (carenza di lavoro, alloggio, di titoli legali di soggiorno), ma spesso con toni più drammatici e condizioni di vita indubbiamente peggiori. A conclusione del MigraMed, le Caritas partecipanti hanno concordato di ripetere periodicamente l’iniziativa; di migliorare la reciproca informazione e collaborazione; di portare all’attenzione dei decisori politici europei le principali problematiche legate ai flussi migratori che interessano i Paesi dell’area del Mediterraneo, stimolando nel contempo l’adozione di politiche sovranazionali più aderenti alla realtà e maggiormente rispettose dei diritti umani. »» Vai al tema immigrazione Dossier Statistico Immigrazione
Il Dossier Statistico Immigrazione, giunto alla sua ventesima edizione, è una delle più note e diffuse pubblicazioni che illustrano, aggiornandoli annualmente, dati e caratteristiche del fenomeno migratorio nel nostro Paese. Il Dossier fa capo a un Comitato di Presidenza composto da Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma – iniziale promotrice dell’iniziativa – ed è realizzato dal Centro studi Idos, coadiuvato da una rete di redattori regionali. Oltre al rapporto annuale e alla sua presentazione ufficiale, l’équipe del Dossier Statistico realizza diversi momenti di sensibilizzazione e formazione in tutto il territorio nazionale, ed è anche impegnata nella realizzazione di pubblicazioni e studi sul tema della mobilità umana. »» Vai al tema immigrazione

Servizio civile

Il servizio civile in Italia
Tra il 1977 e il 2004 le Caritas hanno accolto oltre 100 mila giovani obiettori di coscienza che hanno svolto servizio civile alternativo al servizio militare obbligatorio. Dal 2001 (grazie alla legge n. 64/01) anche le ragazze hanno potuto accedere volontariamente al servizio, e infatti in questi anni sono stati migliaia i giovani che hanno svolto il loro servizio civile nelle Caritas in tutta Italia. L'impiego dei giovani in servizio civile avviene prevalentemente nel campo dei servizi sociali, della prevenzione e del reinserimento, dell'assistenza socio-sanitaria, dell'educazione, della tutela dei diritti e della cittadinanza, con l'obiettivo di rafforzare le reti locali di solidarietà e promuovere una cultura della pace e della nonviolenza. La Caritas dedica particolare cura all'inserimento dei giovani, offrendo loro un percorso di orientamento prima dell'inizio servizio. In alcune realtà locali è prevista anche l'esperienza della vita comunitaria. »»  Vai al tema servizio civile Progetto "Caschi bianchi" e servizio civile all'estero
Il progetto "Caschi bianchi" prevede l'invio all'estero di giovani in servizio civile, all'interno di programmi di solidarietà internazionale della Caritas Italiana. L'obiettivo è favorire, nelle comunità accoglienti e in quelle di provenienza dei giovani, una cultura di pace e di solidarietà, e promuovere la tutela dei diritti. La durata del servizio civile in qualità di casco bianco riguarda un periodo effettivo all'estero non inferiore ai 9 mesi e un impegno complessivo di 12 mesi. Il progetto è realizzato in collaborazione con la "Rete Caschi bianchi", che vede la presenza anche dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, del Gavci e di Volontari nel Mondo-Focsiv. Dal 2001, anno di avvio del progetto, sono partiti più di cento caschi bianchi della Caritas Italiana con destinazione paesi di Europa, Africa, Asia e America latina. Tra gli ambiti di impiego c'è il microcredito, i minori di strada, la tutela dei diritti delle popolazioni indigene, l'integrazione multietnica e l'educazione alla pace. Oltre al progetto caschi bianchi della Caritas Italiana, vanno segnalati anche i progetti di servizio civile all'estero realizzati da diverse Caritas diocesane e che hanno visto alcune centinaia di volontari impegnati nel campo dell'educazione, della tutela dei diritti, della cooperazione tra Chiese, dello sviluppo socio-economico e della promozione della pace. »»  Vai al tema servizio civile
  Emergenze nazionali e responsabilità per l'ambiente
La Caritas Italiana affronta la tematica della salvaguardia del Creato a partire dalle proprie esperienze durante e dopo situazioni di pubblica calamità in Italia e nel mondo. La tutela dell'ambiente viene vissuta nella sua "prevalente funzione pedagogica", intesa come vicinanza e accompagnamento a chi perde i beni essenziali, unita al lavoro di prevenzione per la tutela dei beni essenziali della vita della persona e del creato (terra, acqua, autoprotezione, tutela del territorio). Da anni Caritas Italiana ha introdotto la tematica della "responsabilità per il creato" in modo "integrale", collegandola al suo mandato specifico e proponendone opportuni approfondimenti, sia di tipo pastorale che operativo. Nel 2004, a partire dalle suggestioni del Convegno "Responsabilità per l'ambiente: gesti di amore per il cielo e la terra", si è avviato il Coordinamento emergenze e ambiente. Questi gli obiettivi: elaborare percorsi di riflessione e di lavoro in grado di promuovere nelle Caritas diocesane opportune risposte ai bisogni generati dalle problematiche ambientali e dalle emergenze; individuare proposte per attività di promozione e formazione nelle diocesi; favorire la relazione tra i componenti del coordinamento e i relativi delegati regionali, referenti regionali promozione umana ed educazione alla mondialità. Uno dei frutti del Coordinamento è il sussidio "È già futuro", uno strumento per aiutare i singoli e le comunità ad assumere una consapevolezza sempre più matura nei confronti dei problemi ambientali. »» Vai ai temi Ambiente e Emergenze - riabilitazione e sviluppo
 
  Progetti 8xmille Italia
Dal 2001 la Cei ha chiesto a Caritas Italiana - in virtù della sua ampia operatività territoriale a servizio delle Chiese locali e delle Caritas diocesane - di essere referente per la promozione e la cura delle opere, progetti e servizi caritativi delle Chiese locali. Richiesta ribadita dal Consiglio Permanente della Cei del settembre 2006, che nelle cinque prioritarie prospettive di lavoro per Caritas Italiana e per le Caritas diocesane ha inserito anche l'impegno a «curare il rinnovamento della progettazione sociale delle Chiese locali».
Negli ultimi due anni (2009-2010) Caritas Italiana ha accompagnato le Caritas diocesane alla presentazione di 195 progetti diocesani relativi ai vari ambiti di bisogno da parte di 114 Caritas diocesane. Dal punto di vista delle risorse, oltre € € 11.300.000 sono stati richiesti alla Cei per queste progettualità, che vedono una partecipazione economica diretta delle diocesi interessate per oltre € 9.500.000. Destinatari di questi interventi sono stati prevalentemente famiglie in difficoltà, minori, immigrati, detenuti ed ex detenuti, anziani, vittime di violenza e tratta, malati terminali, senza dimora, richiedenti asilo. Specifiche attenzioni poi sono state sviluppate trasversalmente per la prevenzione e il sostegno alle dipendenze (da sostanze, farmaci, ecc.), per i problemi di occupazione, per l'usura, l'indebitamento, le problematiche abitative…
Nel 2008 l'impegno si è invece focalizzato sulla costruzione di progetti promossi dalle Caritas diocesane che non avevano progettato negli ultimi anni. Tutto ciò si è realizzato attraverso una formazione specifica e un accompagnamento ad hoc. Alla fine sono stati avviati dalla Cei 10 progetti relativi a 10 diocesi di 6 regioni ecclesiastiche (Campania, Marche, Piemonte/Val d’Aosta, Puglia, Toscana, Umbria).
Parallelamente, Caritas Italiana ha continuato il lavoro di accompagnamento e verifica degli oltre 600 progetti avviati negli anni precedenti (2002-2007) da 160 Caritas diocesane per un costo complessivo di € 93.385.895, coperto per la metà da contributi delle diocesi interessate.
   
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