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Mercoledì 9 Dicembre 2020
Caritas Perugia - Città della Pieve   versione testuale
Aumentano richieste di aiuto: Caritas invita a fare più rete tra attori sociali pubblici e privati
   
La Caritas diocesana di Perugia – Città della Pieve, a fine 2020, traccia un “primo bilancio” di un anno molto difficile a seguito dell’emergenza sanitaria in corso, anticipando alcune considerazioni-inviti per il costante aumento di richieste di aiuto, un trend che continuerà nel 2021. Si tratta di un’emergenza sociale a cui le Istituzioni nazionali e locali preposte alle politiche del welfare devono rispondere adeguatamente e velocemente.

Le richieste di aiuto pervenute al Centro di ascolto diocesano della Caritas, che hanno visto un incremento di oltre il 30% nell’ultimo anno, riguardano, prevalentemente, gli ambiti abitativo, occupazionale e sanitario.

 «In questo contesto – dice Silvia Bagnarelli, responsabile del Centro di ascolto diocesano, il servizio Caritas diviene frenetico e richiede un impegno intenso da parte di operatori, volontari e collaboratori. Per il prossimo anno, le preoccupazioni sono serie e si è elaborata una consapevolezza: da soli non ce la faremo, c’è bisogno di creare una rete efficiente, una sinergia basata su un comune senso di responsabilità. Occorre che Istituzioni pubbliche, associazioni del Terzo settore, la cittadinanza e l’intera comunità mettano a disposizione in modo coordinato le proprie peculiarità con l’obiettivo di favorire l’uscita dallo stato di bisogno, e il conseguimento di una nuova autonomia.
   
Si impone un progetto di aiuto condiviso, che veda la persona in difficoltà come motore del cambiamento, con un ruolo attivo e fondamentale per ritrovare l’autonomia. In primo luogo, tale progetto richiede la condivisione dell’accesso e dello scambio di dati e di informazioni, sia in termini di valutazione sul singolo caso, sia in termini di progettualità».