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prova micro   versione testuale

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cosa sonoGli ambiti prioritariLo stileI datiCome contribuire
 
 
COSA SONO   Ponti solidali tra comunità nel mondo
  
La promozione umana e sociale delle popolazioni si realizza anche attraverso i MicroProgetti di sviluppo. Si tratta di piccoli interventi mirati, finalizzati a sostenere comunità - le più povere e meno aiutate - con opere di modico impegno economico, ma efficaci per favorire il loro graduale auto-sviluppo.
    
Ciascun MicroProgetto è la risposta delle comunità italiane (singole persone, famiglie, comunità parrocchiali, comunità diocesane, associazioni, …) ad un preciso bisogno di comunità di altri Paesi.
   
La relazione di comunione e carità che si stabilisce tra le due comunità è il più importante elemento che fa dei MicroProgetti di sviluppo uno strumento concreto di lotta contro la povertà e, nel contempo, un metodo educativo e di conoscenza tra realtà lontane e diverse, capace di stringere legami nel tempo, superando l’ottica dell’assistenzialismo e promuovendo una cultura di self-reliance, cioè di auto-sviluppo a lungo termine.
   
 
GLI AMBITI PRIORITARI   Diritti negati
  
Acqua, salute e lavoro sono aree tematiche prioritarie su cui si cerca di rispondere, con i MicroProgetti, ai numerosi bisogni espressi, attraverso le Chiese locali, le congregazioni religiose, i volontari, le associazioni della società civile.
 
Pozzi, attrezzature agricole, strumenti per la formazione professionale, sistemi alternativi di energia, microcrediti: questi e altri sono gli interventi realizzati, grazie a contributi in denaro inviati alla Caritas Italiana da privati cittadini, comunità parrocchiali, congregazioni religiose, che hanno così condiviso i vissuti di tante persone impoverite e di minoranze emarginate.
  
 
LO STILE  Partecipazione e mutuo aiuto
 
Nuove opportunità di sviluppo vengono rese possibili a tante persone apparentemente senza futuro. Attraverso i MicroProgetti vengono incoraggiati e sostenuti percorsi di autosufficienza a livello di singoli e di comunità. Impegno e risorse vengono dedicati allo sviluppo di microimprese familiari o comunitarie che, soprattutto in Africa, America Latina e Asia, coinvolgono annualmente decine di associazioni e gruppi locali appartenenti alle fasce più vulnerabili.
  
Nella logica dell’auto mutuo aiuto, vengono avviati e consolidati programmi di sviluppo agricolo, di artigianato, di trasformazione dei prodotti e prima commercializzazione, a favore di giovani disoccupati, ragazze madri e adolescenti a rischio di tratta, ragazzi di strada, vedove e anziani, detenuti o ex detenuti, persone diversamente abili.
 
Grande attenzione viene rivolta a proposte legate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e di aree poste a rischio di cambiamenti climatici e, di conseguenza di conflitti interni. I MicroProgetti, infatti, intendono contribuire non solo a soddisfare i bisogni delle comunità locali, ma anche a creare un “microclima” di giustizia e di benessere per l’intera popolazione di un paese.
  
La femminilizzazione della povertà resta un’attenzione trasversale prioritaria che ispira la realizzazione di tanti MicroProgetti, innescando interventi che mirano alla promozione della donna, a sviluppare pari opportunità di istruzione, salute, formazione professionale, al miglioramento delle condizioni del lavoro femminile nelle aree rurali, anche attraverso l’avvio di microimprese.
  
  
Le prime microrealizzazioni risalgono al giugno del 1969, come risulta dalla pubblicazione su "Italia Caritas" – al tempo bollettino d’informazione quindicinale – per le quali veniva richiesto il finanziamento di diversi microprogetti nel campo dell’istruzione e della sanità in Uganda, Madagscar e Rwanda.
  
Dal 1969 al 2009 sono stati realizzati oltre 12.000 MicroProgetti.
  
Nel 2010 sono stati finanziati 297 MicroProgetti in 56 Paesi di cui: 121 in 24 Paesi dell'Africa; 78 in 14 Paesi dell’America Latina; 69 in 8 Paesi dell'Asia; 23 in 7 Paesi dell'Europa; 6 in 3 Paesi di Medio Oriente e Nord Africa; per un valore economico di 1.271.133 euro. Questi piccoli progetti hanno contribuito a rendere possibili itinerari di sviluppo sociale (35%), socio-economico (49%) e sanitario (16%).
 
 
  
Chi vuole sostenere i MicroProgetti di sviluppo di Caritas Italiana deve riportare nella causale il rispettivo codice (esempio: "MP 71/11").
 
Le offerte possono essere inoltrate alla Caritas Italiana tramite:
  • c/c postale n. 347013
      
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
    Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 
      
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma
    Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
      
  • Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma
    Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
         
  • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma
    Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
            
  • CartaSi (VISA e MasterCard) telefonando al n. 06 66177001,
    orario di ufficio 

 
Per ulteriori informazioni
Ufficio MicroProgetti (Area Internazionale), micro@caritasitaliana.it
 
 
 
⇒ LINEE GUIDA (pdf)
per la presentazione dei
MicroProgetti di sviluppo
a Caritas Italiana
      
⇒ GUIDELINES (pdf)
to submit a development MicroProject to Caritas Italiana
  
⇒ LIGNES DIRECTRICES (pdf)
pour la présentation des MicroProjets de développement à Caritas Italiana
    
⇒ LINEAS GUIA (pdf)
para la presentación a Caritas Italiana de MicroProyectos de desarrollo
 
⇒ DIRETRIZES (pdf)
para solicitar recursos da Caritas Italiana para MicroProjetos de desenvolvimento
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