Dal 1960 al 1971   versione testuale
1961
Prima Marcia della Pace Perugia - Assisi organizzata dal Movimento Nonviolento di Aldo Capitini.
A Firenze, il sindaco Giorgio La Pira autorizza la proiezione del film del regista francese Autant Lara “Tu ne tueras pas”, dedicato al tema dell’obiezione al militare e per questo vietato dalla censura.

1962
Giuseppe Gozzini si rifiuta di indossare la divisa, adducendo come motivazione la propria fede cristiana, cattolica.
La proposta di legge dell’on. Lelio Basso viene respinta dalla Commissione Difesa della Camera.
 
1963
Giuseppe Gozzini viene condannato dal Tribunale Militare di Firenze. Si scatena il dibattito a favore o contro l’obiezione di coscienza. Padre Ernesto Balducci, cattolico della congregazione degli scolopiti, viene condannato per apologia di reato per aver difeso pubblicamente l’obiezione di coscienza di Gozzini.
 
1964
In Parlamento vengono depositate diverse proposte di legge sull’obiezione di coscienza, per iniziativa del democristiano Paolicchi, ed ancora l’on. Lelio Basso
 
1965
I Cappellani militari riuniti a Firenze approvano un documento che condanna l’obiezione di coscienza come insulto alla Patria. La risposta di don Lorenzo Milani viene pubblicata su Rinascita, provoca la denuncia verso il priore di Barbiana da parte un gruppo di ex - combattenti. Inizia l’iter giudiziario a carico di don Milani, che scrive a sua difesa la Lettera ai giudici, poi tutto raccolta in "L'obbedienza non è più una virtù".
Il Concilio Vaticano II promulga la costituzione “Gaudium et spes”: al n. 79 vengono menzionati gli obiettori di coscienza, raccomandando un trattamento umanitario per chi in nome della coscienza non accetta di imbracciare le armi.
Fabrizio Fabbrini, cattolico, rifiuta la divisa a dieci giorni dal congedo.
 
1966
Condanna pesantissima, 20 mesi, per Fabbrini; condanna anche per l’obiettore Luigi Pagliarino.
La Legge Pedini, sulla cooperazione internazionale, riconosce come valido ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di leva, il volontariato civile all’estero.
 
1967
Il Consiglio d’Europa approva una risoluzione sull’obiezione di coscienza.
Paolo VI nell’enciclica “Populorum progressio” (26 marzo) plaude alla possibilità data nella legislazione di diversi paesi, di sostituire, per profondi motivi di coscienza, il servizio militare con un servizio civile.
Muore don Lorenzo Milani.
 
1968
Processo per l’obiettore cattolico Enzo Bellettato.
Muore Aldo Capitini.
Prima marcia di capodanno di Pax Christi, movimento cattolico per la pace, dedicata al riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
 
1969
Si costituisce a Roma la Lega per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
Il parlamentare democristiano Giovanni Marcora presenta una proposta di legge al Senato.
 
1970
Assembla nazionale della Lega per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, dove si discutono le proposte di legge degli on. Fracanzani e Martora, entrambi autorevoli esponenti della D.C.
Con la Legge n. 953 - sul terremoto in Belice - viene autorizzato ai giovani in età di leva di prestare un servizio civile.

1971
In Parlamento si intensifica il dibattito: al Senato viene approvato un disegno di legge sull’obiezione di coscienza coi voti contrari di PCI, PSIUP, Sinistra indipendente e MSI; la Commissione Difesa della Camera approva il testo del Senato, ma lo scioglimento anticipato delle camere impedisce l’approvazione.