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Martedì 28 Giugno 2022
Ius Scholae: oggi a Roma il flashmob per la riforma della cittadinanza   versione testuale
Alla vigilia dell’approdo del testo della riforma “Ius scholae” alla Camera, annunciato per domani, 29 giugno, si è svolto oggi a pochi passi da Montecitorio, in piazza Capranica a Roma, il flashmob “Italia, ti aspettiamo all’altare”, organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza: la celebrazione di un matrimonio, dell’unione tra l’Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza. Sotto un arco floreale attivisti e attiviste hanno condiviso le promesse nuziali, simbolo delle aspettative di cambiamento in caso di approvazione della Riforma, alla presenza di testimoni di nozze molto speciali. La modella e attivista Bianca Balti e la designer Stella Jean che ha donato gli abiti della performance, in rappresentanza di una società che aspetta da tempo questo importante riconoscimento, e l’onorevole Giuseppe Brescia a testimoniare l’impegno dell’Italia. Alberto Guidetti (Bebo) de lo Stato Sociale si è occupato del dj set. 
  
«Italia, promettimi che 877 mila studenti riceveranno la cittadinanza, che mi considererai uguale ai miei compagni, che potrò andare a votare per la prima volta, che potrò indossare la maglia degli azzurri e non dovrò più stare in panchina» sono alcune tra le promesse espresse dagli attivisti arrivati da tutta l’Italia. 
 
«Ancora una volta l’Italia delle Istituzioni si è fatta attendere e non si è presentata all’altare – commenta l’attivista Ada Ugo Abara, che il 24 giugno ha incontrato il presidente Mattarella insieme a una delegazione ActionAid –. Domani inizia la votazione in aula e non sappiamo ancora se il provvedimento avrà la maggioranza. Quello che sappiamo invece è che l’Italia delle persone è pienamente a favore di una riforma come lo Ius Scholae e anche dello stesso diritto di cittadinanza per nascita, come dimostra il sondaggio di Youtrend/Quorum per ActionAid, che indica che 6 italiani su 10 vogliono la riforma, anche tra chi vota partiti di centro destra». 
 
«I diritti sono fondamentali perché se i diritti non vengono riconosciti a qualcuno un giorno verranno tolti anche a noi. Quando si parla di diritti è un’emergenza di tutti» dichiara Bianca Balti. 
 
«I ragazzi già presenti nelle nostre scuole meritano di poter essere cittadini al 100%. Ora noi dobbiamo andare fino in fondo e tutti i partiti che hanno sostenuto finora questa riforma devono mantenere questo impegno e portarlo a compimento entro la fine di questa legislatura. Non c’è più tempo per rinvii, questa è una battaglia per i diritti e i diritti non possono essere rinviati» dichiara l’onorevole Giuseppe Brescia. 
 
La campagna è un’iniziativa della Rete per la Riforma della Cittadinanza, una task force composta da associazioni e ONG e attiviste/i provenienti da tutto il territorio nazionale per promuovere l’approvazione di una nuova legge di cittadinanza entro la fine dell’attuale legislatura. Fanno parte della Rete: Afroveronesi, Arising Africans, Associazione donne Africa Subsahariana e II Generazione (ADASS) Black Lives Matter Bologna, QuestaèRoma, Festival Divercity, Dei-Futuro Antirazzista, Sonrisas Andinas, Collettivo Ujamaa, Rete degli studenti medi, Unione degli Studenti (UDS), Unione degli Universitari (UDU), Link, Rete della conoscenza, ActionAid Italia, Amnesty International, Fondazione Migrantes, Priorità alla scuola, Rete Saltamuri, Restiamo Umani Brescia, Up! Su la testa, Volare, 6000 Sardine, Auser e decine di attiviste e attivisti di nuove generazioni di tutta Italia. 
 

Anche dal Festival della Partecipazione, che si è svolto a Bologna dal 24 al 26 giugno scorsi, promosso in collaborazione con Caritas, l’appello per la riforma della legge 91/92 sulla cittadinanza a cominciare dall’approvazione della proposta di legge sullo Ius Scholae.