Studi e ricerche | Come recita l'articolo 3 dello Statuto di Caritas Italiana, tra i compiti della Caritas c'è quello di «realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause, per preparare piani di intervento sia curativo che preventivo, nel quadro della programmazione pastorale unitaria, e per stimolare l'azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione».
La realizzazione di studi e ricerche avviene secondo le priorità individuate dai vari ambiti di Caritas Italiana, sia in riferimento al contesto nazionale che al contesto internazionale. Ma anche in collaborazione con le Caritas diocesane, con altri organismi di ispirazione cristiana o con realtà civili interessate all'approfondimento delle tematiche individuate.
Alcune delle attività di studio e di ricerca confluiscono nel Rapporto su povertà ed esclusione sociale, realizzato periodicamente, fino al 2011 insieme alla Fondazione E. Zancan di Padova.
Un altro filone delle attività di studio e di ricerca si riferisce al lavoro degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse, che consente di ottenere informazioni sui bisogni sociali e sulle risposte in atto attraverso l'esperienza quotidiana delle Caritas diocesane e dei servizi ad esse collegati. Nel gennaio 2009 è stato pubblicato il nuovo manuale "Osservare per animare". Tra le ricerche effettuate, particolarmente degne di nota quelle sui Conflitti dimenticati, curate in collaborazione con le riviste "Famiglia Cristiana" e "Il Regno" ed edite da Feltrinelli la prima (2003) e da Il Mulino la seconda (2005), la terza (2009) e la quarta (2012). Nel 2013 è stato pubblicato un sussidio della collana Caritas-Edb dal titolo "Finanza e speculazione, o cura del bene comune?", che riprende e sviluppa gli studi di Caritas Italiana sul tema del rapporto tra speculazione finanziaria, povertà e conflitti.Caritas Italiana ha partecipato al quarto censimento delle opere ecclesiali sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali operanti in ciascuna diocesi italiana. Il progetto, i cui dati sono stati presentati nel giugno 2012 nel volume "Opere per il bene comune", è promosso insieme all’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della Cei e alla Consulta ecclesiale nazionale degli organismi socio-assistenziali. Per la realizzazione ci si è avvalsi anche dell’Osservatorio socio-religioso e del Servizio informatico della Cei. Da segnalare anche i testi "La città abbandonata" (2007) e "Animare la città" (2010), che si collocano nel solco di un percorso pluriennale di riflessione sul tema della città e sulle sue trasformazioni avviato nel 2005 da Caritas Italiana in collaborazione con la facoltà di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano e dieci Caritas diocesane.
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