Salute e sofferenza mentale | Sperimentare la sofferenza mentale significa vivere senza appoggi, difese, consensi, separati dagli altri. Significa essere "tra gli ultimi della fila", quelli che non contano, non sanno difendersi, non riescono a pesare nelle decisioni politiche e sociali.
La sofferenza mentale è tra le realtà più drammatiche che interpellano la comunità cristiana. È per questo che Caritas Italiana è impegnata nel far sì che ogni comunità cristiana sia attenta e accogliente nei confronti di quanti vivono nella sofferenza a causa di una malattia mentale.
Caritas Italiana si fa guidare in questo compito dalle parole del Santo Padre Giovanni Paolo II: «Chi soffre un disagio mentale porta in sé, come ogni uomo, "sempre" l'immagine e la somiglianza di Dio». E ancora: «La malattia della mente non crea fossati invalicabili né impedisce rapporti di autentica carità cristiana con chi ne è vittima. Essa anzi deve suscitare un atteggiamento di particolare attenzione verso queste persone che appartengono a pieno diritto alla categoria dei poveri a cui spetta il regno dei cieli».
Caritas Italiana, attraverso i Fondi Cei 8xmille, sostiene iniziative e progetti specifici di intervento a favore di malati di mente e/o delle loro famiglie. Questi interventi hanno, tra gli obiettivi, la sensibilizzazione della cittadinanza sul tema. Attenzione particolare è data a quanti sono costretti a vivere la loro malattia all'interno di uno dei sei Ospedali Psichiatrici giudiziari presenti nel territorio nazionale.
Nel contesto internazionale la Caritas Italiana presta particolare attenzione ai riflessi culturali ed economici della sofferenza mentale, cioè ai rischi di esclusione sociale e povertà. Progetti specifici sono stati avviati per far fronte a gravi situazioni come quelle in Serbia e Montenegro e nelle emergenze di massa, spesso causa del cosiddetto "disturbo post-traumatico da stress".
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