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Progetto STEP   versione testuale
 S.T.E.P. è un progetto finanziato dall’Unione Europea nel biennio 2014-2016 e implementato da Caritas Kosovo, il Centro Kossovaro di Auto Mutuo Aiuto (QKVP) e HandiKOS Peja con il supporto di Caritas Italiana. Il nome del progetto è l’acronimo di “Social Inclusion Through Employability for People with Disabilities”, una dicitura che ne esplicita già l’obiettivo principale, ovvero promuovere l’inclusione sociale delle Persone con Disabilità residenti nella regione di Peja/Peć (nel Nord-Ovest del Kosovo) attraverso la creazione di opportunità lavorative a loro dedicate e favorirne, così, l’emancipazione economica e l’indipendenza dal sistema pensionistico statale. I due fini che i partner si sono prefissati di raggiungere con l’implementazione di S.T.E.P. sono l’apertura di piccole imprese dirette dai beneficiari o la loro assunzione presso aziende private, e la promozione della messa in atto della Legge sulla Riabilitazione Professionale e l’Inclusione Lavorativa di Persone con Disabilità nella suddetta regione.

La situazione occupazionale in Kosovo attualmente è tra le più precarie d’Europa, e in un mercato del lavoro così limitato le Persone con Disabilità sono tra i gruppi sociali più vulnerabili e discriminati. Ad aggravarne le condizioni di povertà e marginalizzazione, l’assoluta assenza di percorsi professionali che permettano loro di specializzarsi e competere con un mondo del lavoro sempre più esigente.

Nonostante le migliorie apportate in ambito legislativo in materia di assunzione di Persone con Disabilità, e in particolare la Strategia Nazionale sulla Disabilità e la Strategia di Sviluppo per le Piccole e Medie Imprese approvata per il periodo 2012-2016 che prevedono l’obbligo per le aziende di assumere almeno una Persona con Disabilità ogni 50 dipendenti, il cammino verso una società inclusiva e non discriminante è ancora lungo.

Gli elementi che rallentano il progresso sono plurimi: spesso le aziende non sono al corrente delle agevolazioni di cui potrebbero beneficiare qualora assumessero Persone con Disabilità, il pregiudizio nei confronti di queste ultime è ancora diffuso e incontrastato, il carente sistema di assistenza sociale del paese non permette la fornitura di servizi adeguati ai bisogni delle Persone con Disabilità, e il loro impiego è spesso inattuabile a causa di una mancata collaborazione tra i settori pubblico e privato.

Nell’ambito di S.T.E.P. sono state finanziate 20 proposte imprenditoriali avanzate da altrettante Persone con Disabilità e 5 aziende private interessate ad assumerle. In questo modo sono state create le condizioni necessarie per l’emancipazione dei beneficiari attraverso un’opportunità lavorativa in qualità di amministratori delle proprie imprese o favorendo la loro assunzione presso aziende private. Non è insolito, infatti, che le Persone con Disabilità non abbiano altre fonti di reddito oltre all’irrisorio sussidio statale che ricevono mensilmente, succubi di un sistema assistenziale che non offre loro l’opportunità rendersi economicamente indipendenti e partecipare alla vita della loro comunità. Per far fronte alla loro stigmatizzazione sociale e promuoverne l’emancipazione, il progetto S.T.E.P. ha fornito ai beneficiari coinvolti supporto psicologico tramite la metodologia del Mutuo Aiuto, nonché l’occasione di diventare imprenditori di loro stessi o di trovare aziende disposte ad assumerli.

Per una categoria svantaggiata come quella delle Persone con Disabilità, la lotta alla marginalizzazione passa anche attraverso l’offerta di un impiego che ne garantisca l’indipendenza economica e l’inclusione sociale. È con questa convinzione che S.T.E.P. è stato concepito sulla base dei concetti innovativi di Economia Sociale e Responsabilità Sociale d’Impresa, con l’intento di avviare processi di sviluppo inclusivo e di crescita nel rispetto dei bisogni di questa categoria vulnerabile. Nell’ambito del progetto un approccio partecipativo dal basso è stato garantito dalla formazione di gruppi di Mutuo Aiuto, strumenti di coinvolgimento della Persone con Disabilità nella vita politica e sociale delle loro comunità.

Rendere protagonisti i beneficiari di S.T.E.P. dando loro la possibilità di raccontare in prima persona il percorso di emancipazione che ha letteralmente rivoluzionato le loro vite è stata una priorità. Ecco perché a conclusione del progetto sono stati prodotti un documentario (https://www.youtube.com/watch?v=WEzxDRl5mdU) e questa pubblicazione, perché l’occasione data alle persone coinvolte di rendersi indipendenti, auto-determinarsi e riappropriarsi del proprio futuro venisse debitamente documentata e fosse fruibile per il più ampio numero di persone possibile.