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«Il mio pensiero va ancora una volta al Medio Oriente. In particolare, all’amata e martoriata Siria da dove giungono nuovamente notizie drammatiche…». Così Papa Francesco il 13 ottobre 2019 in piazza San Pietro ha rinnovato l’appello per la Siria esortando tutti gli attori coinvolti e la comunità internazionale «ad impegnarsi con sincerità, con onestà e trasparenza sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci». Dall’inizio del Pontificato il Papa ha levato più volte la sua voce e rivolta la sua attenzione “all’amata e martoriata Siria”, facendosi interprete del dolore di un popolo sofferente.

 

La guerra in Siria è entrata nel decimo anno, e la popolazione dall’ottobre 2019 è costretta ad affrontare l’ennesima crisi umanitaria che coinvolge quasi tutto il nord del Paese su due fronti di tensione: nella regione di Idlib e lungo il confine orientale turco-siriano. Quest’ultime iniziative belliche si aggiungono a una situazione umanitaria  gravissima anche nel resto del Paese: 11,1 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria, 7 milioni di sfollati, 6,6 milioni di profughi  fuggiti in altri Paesi, oltre l’80% della popolazione in condizioni di povertà, più del 45% di strutture sanitarie colpite, 1 scuola su tre inagibile o gravemente danneggiata.

 

Caritas Italiana ha risposto all’appello del Papa lanciando in occasione dell’Avvento 2019 la Campagna Emergenza Siria – Amata e martoriata. La Campagna vuole rinnovare la solidarietà verso la popolazione siriana, ed è stata sviluppata in sinergia con i media cattolici TV2000, Avvenire e Radio InBlu - costantemente attenti agli scenari di crisi internazionali e alle ricadute sui più deboli – e con Banca Etica, che da sempre rifiuta di fare profitti con il business delle armi. Grazie alla campagna, al marzo 2020, sono stati raccolti oltre 170 mila euro che sono stati destinati a interventi di urgenza e progetti di riconciliazione, in Siria ma anche in Libano e Giordania, Paesi di accoglienza di profughi e rifugiati siriani. Gli interventi sono implementati dalle rispettive Caritas nazionali e sostenuti dal supporto tecnico di Caritas Italiana. In particolare l'attenzione è stato posta su alcuni bisogni primari quali  la salute e l’approvvigionamento di generi di prima necessità e per quanto concerne i programmi in favore della ricomposizione di legami comunitari su due progetti specifici che riguardano i giovani  in Siria e in Libano. 

 

Il contributo offerto alla campagna si inserisce in un impegno più ampio di Caritas Siria e Caritas Italiana nell’assistenza alla popolazione civile sin dallo scoppio delle prime rivolte, a marzo 2011, garantendo aiuti umanitari, alloggi temporanei, assistenza medica, istruzione scolastica e formazione professionale, attraverso i propri centri operativi presenti in tutto il Paese. 

Nell’ultimo anno sono oltre 100.000 i siriani che hanno ricevuto un sostegno dalla Caritas. A seguito delle nuove crisi nel nord del paese gli aiuti della Caritas si sono intensificati  in favore dei nuovi sfollati e delle comunità ospitanti, attraverso i centri operativi regionali basati ad Hassake, Aleppo e Lattakia senza dimenticare però i numerosi bisogni in cui versa la popolazione anche nel resto del Paese. Il piano di intervento umanitario Caritas prevede tre principali tipologie di aiuto:

1. distribuzione di generi di prima necessità, attraverso buoni acquisto o kit di beni materiali (in particolare acqua potabile, cibo e prodotti per l’igiene personale);

2. assistenza sanitaria, attraverso la copertura di spese mediche presso gli ospedali locali;

3. sostegno all’alloggio per gli sfollati, attraverso la gestione di centri di accoglienza e contributi economici per coprire i costi di affitto.

 

Una parte dell’intervento è diretto anche all’avvio di un percorso di riabilitazione socio economica, con sostegno all’educazione di base e allo sviluppo di piccole attività economiche. L’intervento Caritas si rivolge non solo agli sfollati ma anche alla popolazione locale colpita da grave povertà e in condizioni estremamente difficili, ormai da anni.